domenica 16 gennaio 2011

La poliomielite: ha senso vaccinare contro una malattia che da noi non c'è più?

La poliomielite [dal greco poli, grigio, e myelos, midollo spinale] è una malattia infettiva molto contagiosa, paralizzante e potenzialmente mortale. Viene causata da tre tipi di poliovirus appartenenti alla famiglia dei picornavirus (pico sta per piccolo, quindi il nome indica che si tratta di un "piccolo virus a RNA").

Non esiste nessuna cura, l'unico modo per evitare le gravi complicanze è la prevenzione, cioè la vaccinazione.

Il contagio avviene attraverso il tratto alimentare. Ci sono prove che anche le mosche possono contribuire in modo passivo alla trasmissione, contaminando il cibo. I virus si moltiplicano nella mucosa intestinale ma anche nella mucosa orofaringea (nella gola e nel naso), quindi il contagio avviene principalmente per via oro-fecale ma, per un periodo più limitato, può anche avvenire tramite goccioline di saliva, per esempio con un colpo di tosse o degli starnuti. I soggetti contagiati di polio eliminano i virus per alcune settimane con le feci. Anche chi non manifesta i sintomi della malattia - nel 95% dei contagiati l'infezione ha un decorso asintomatico (inapparente) - può trasmettere i virus.




I poliovirus sono molto stabili quindi possono rimanere a lungo nell'ambiente o negli alimenti. Questa caratteristica facilita la trasmissione. La scarsa igiene aumenta il rischio del contagio. In tutti i paesi del mondo, i bambini sotto i due anni di età creano un microambiente di scarsa igiene all'interno delle famiglie e all'interno degli asilo nido favorendo il contagio oro-fecale e oro-orale (bocca-mani-bocca).
Vedi: The immunological basis for immunization series: Poliomyelitis



In circa uno su 200 infettati i virus arrivano attraverso il sangue al sistema nervoso centrale dove distruggono motoneuroni, provocando la paralisi flaccida. Nella maggior parte dei colpiti la paralisi riguarda una o anche entrambe le gambe. Nel 5-10% dei casi con paralisi, i virus paralizzano i muscoli dell'apparato respiratorio. Questi pazienti muoiono soffocati. Molti di loro sono sopravvissuti grazie all'invenzione del polmone d'acciaio. Alcuni dovevano passarci tutta la vita, come la donna di questo video che era stata contagiata quando aveva 3 anni, prima che il vaccino era disponibile:





Una vittima della polio che aiuta a raccogliere soldi per il "March of Dimes" un fondo per la ricerca sulla prevenzione della polio:


Alcuni bambini nei polmoni d'acciaio:



Nel 1955 è stato approvato il vaccino SALK (virus inattivato) e nel 1961 e 62 il vaccino SABIN (virus vivo attenuato). Entrambi i vaccini hanno preso il nome dei medici che hanno diretto le rispettive  ricerche. Sia il dott. Jonas Salk che il dott. Albert Sabin hanno rinunciato ai propri diritti e così entrambi i vaccini sono stati donati all'umanità. Il merito per lo sviluppo dei vaccini antipolio non è solo di questi due medici ma tante persone hanno dato nel corso del tempo un importantissimo contributo a questi risultati.


In Italia, inizialmente è stato usato il SALK (IPV) e dal 1964 il SABIN (OPV- prima i vaccini monovalenti, uno per ciascuno dei 3 virus che provocano la poliomielite e successivamente il trivalente).

Dal 1999 al 2002 si usava per le prime due dosi il SALK ma quello potenziato (e-IPV) che è molto più efficace della prima versione, e per la terza il SABIN, per ridurre il numero di paralisi da vaccino che in Italia negli anni 96+97+98 ammontava a 7 casi, e superava quindi l'incidenza accertata, che è 1 caso su 650,000 vaccinati.

E' comunque una prova dell'eccezionale efficacia di questo vaccino che dopo pochi anni dall'introduzione il numero dei casi è precipitato e dopo il 1982 ci sono stati solo casi di poliolmielite da vaccino e  nemmeno uno dei migliaia di casi che si sono verificati ogni anno in Italia nell'era prevaccinale. Il fatto che per molti anni in Italia gli unici casi di poliomielite erano dovuti al vaccino, viene usato molto frequentemente e con grande enfasi dagli antivaccinisti per denigrare la vaccinazione antipolio e - per associazione - tutte le vaccinazioni. Non si rendono minimamente conto che con questo argomento non fanno altro che ammettere l'eccezionale efficacia del vaccino: I CASI DI POLIOMIELITE NON CI SONO PIU' - un grandissimo successo della vaccinazione. I polmoni d'acciaio sono finiti nei musei e - per aver avuto l'opportunità di essere stati vaccinati - milioni di persone camminano oggi invece di essere paralizzati dal virus.

Dal giugno del 2002 viene usato esclusivamente il SALK. Il motivo per questa ulteriore modifica del calendario vaccinale è che il 21 giugno 2002 la Regione WHO Europa è stata dichiarata polio-free perciò non erano più giustificati i casi di paralisi dovuti al vaccino SABIN per quanto rari fossero. Il SALK - essendo composto da virus inattivati - non può causare la paralisi.


Nel 1988 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha iniziato una campagna per l'eradicazione mondiale della polio. All'inizio di questa iniziativa in più di 125 paesi la polio erano endemica (=diffusa, radicata). Oggi solo in 4 paesi (Nigeria, India (la maggior parte di cui è ormai polio-free), Pakistan e Afghanistan (ora quasi tutta polio-free). Purtroppo ci sono alcuni paesi,  già liberi dalla polio da anni, in cui di recente i virus sono stati re-importati da paesi endemici.

Oggi molte persone non si rendono conto di quanta angoscia hanno vissuto i genitori e i bambini quando l'estate si avvicinava e si temeva la prossima epidemia di polio che avrebbe lasciati migliaia di bambini paralizzati e uccisi tanti altri.

Perciò alcuni genitori che vivono nei paesi dove da molti anni non ci sono più casi di polio, chiedono se oggi ha ancora senso vaccinare e se i rischi del vaccino non superano i rischi di contrarre la polio. E' una domanda legittima (se viene espressa da un genitore) e segue una logica che per il singolo può avere anche "senso": Oggi, in Italia, grazie all'altissima copertura vaccinale, i bambini  non  vaccinati contro la polio non corrono grossi rischi di ammalarsi, almeno finché sono in pochi. Questi bambini sono relativamente protetti perché circondati da milioni di altri che sono stati vaccinati e che fanno da barriera tra i non vaccinati e i virus. Con l'aumentare del numero di bambini non vaccinati, il rischio aumenta gradualmente.

Non bisogna mai dimenticare che, anche se non vediamo i casi con i nostri occhi, la poliomielite esiste ancora nel mondo. Basta che una sola persona importi il virus (per esempio da un viaggio in India) e la malattia potrebbe prendere di nuovo piede - come è già successo in vari paesi - se non manteniamo alta la copertura vaccinale. Questa persona non deve necessariamente presentare i sintomi della malattia per poter diffondere i virus. Infatti, la grande maggioranza degli infettati è asintomatica e non sa nemmeno di essere contagiata (e contagiosa!). Perciò questa persona può diffondere i virus a molte persone prima che si presenta il primo caso di paralisi.

I bambini che in Italia dal 2002 sono vaccinati con il SALK, sono protetti soprattutto dalla forma paralitica della polio, perché hanno sviluppato gli anticorpi che circolano nel sangue e eliminano i virus che incontrano. Ma questo vaccino - al contrario del SABIN - da solo una modesta immunità a livello della mucosa intestinale. Perciò anche nei vaccinati i virus possono moltiplicarsi nell'intestino, e diffondersi così nella popolazione. Se questo dovesse succedere, i bambini non vaccinati, non avendo gli anticorpi protettivi, sono a rischio di paralisi se vengono contagiati.

Infatti, per l'evenienza che si dovesse presentare un caso di polio in Italia, c'è una scorta sufficiente di vaccino SABIN per poter organizzare vaccinazioni di massa d'emergenza e bloccare così un'ulteriore diffusione.

In Olanda, per esempio, nonostante una copertura di vaccinazione del 97% (ca.) da moltissimi anni,  ci sono state varie epidemie di polio  in una zona abitata da una minoranza appartenente ad una comunità religiosa che rifiuta le vaccinazioni (il cosiddetto bible belt). Nessuno dei casi era vaccinato:

Nel 1971 a Staphorst (39 casi di cui 5 morti):
Qui si può guardare un video di un'intervista ad una vittima di quell'epidemia

Fonte: http://www.rivm.nl/en/infectious-diseases/topics/polio/


Nel 1978 (110 casi):
Anche quest'epidemia ha riguardato i membri di una delle comunità religiose che rifiuta le vaccinazioni, solo che al contrario di quanto era successo nelle epidemie del 1971 e 1992-93, questa viveva in mezzo alla popolazione che non apparteneva alla loro comunità. Tutti i 110 casi di polio appartenevano a questa comunità religiosa. Non c'era invece nemmeno un caso fra quella minoranza di olandesi che non era vaccinata per altri motivi (non religiosi). La spiegazione per questo fenomeno non è (come scrive il dott. Eugenio Serravalle nel suo libro "Bambini super-vaccinati") che i membri della comunità religiosa "vivevano in precarie condizioni igieniche" (sono invece normali cittadini con rubinetti in casa dai quali esce la stessa identica acqua). Il motivo è che anche se sono sparsi nella zona, ci sono frequenti contatti fra queste famiglie e ci si incontra anche in chiesa etc. I non vaccinati che non appartengono a questa comunità religiosa invece non hanno stretti contatti con i membri di questa comunità nè si frequentano a vicenda, ma i singoli soggetti si trovano separati gli uni dagli altri, circondati e ben protetti dai vaccinati (ca. il 97%).
Questo esempio spiega perfettamente perché è importante continuare a vaccinare tutti i bambini anche quando si vive in una zona polio-free. E' poliofree proprio per il fatto che quasi tutta la popolazione è vaccinata e potrà rimanere poliofree solo se si continua a vaccinare.


Nel 1992-93 (71 casi di cui 2 morti e 59 paralizzati):
Poliomyelitis outbreak in an unvaccinated community in the Netherlands, 1992-93
P.M Oostvogel et al. The Lancet - 3 September 1994 Vol. 344, Issue 8923, Pages 665-670


Altri esempi europei dove dopo tanti anni senza un caso di polio ci sono stati casi, sono la Svezia ( 2 casi nel 1977),  la Finlandia (9 casi nel 1984/85), e attualmente alcuni paesi della Regione Europa dell'OMS:
Outbreak Notice Polio Outbreak in Tajikistan, Cases in Russia, Risk of Spread to other Central Asian Countries

Nel 2009 la Commissione per la certificazione dell'eradicazione della poliomielite nella Regione OMS Europa aveva espressa la preoccupazione per il Tajikistan e l'aveva classificata come paese ad alto rischio di polio, se il virus dovesse essere importato. Il motivo per questa valutazione era che la copertura vaccinale - che tradizionalmente era stata molto alta - negli ultimi anni era scesa e si trovava fra il 85 e 90%. Nell'aprile del 2010 è stato confermato il primo caso di polio (importato dall'India) da virus selvaggio del tipo 1. Il virus si è diffuso e in totale ci sono stati 458 casi incl. 27 morti. Nell'ultimo caso (fino ad oggi) i sintomi sono cominciati il 4.7.10. Appena il primo caso di polio era stato confermato, è scattato l'allarme e sono state organizzate le vaccinazioni di massa. Nessuno si è rifiutato di vaccinare i propri bambini, l'accettazione dell'offerta vaccinale era totale e si dovevano aprire ambulatori aggiuntivi per le vaccinazioni per poter rispondere alla grande richiesta. Il virus è stato esportato da quest'epidemia anche in altri paesi vicini (la Federazione Russa (14 casi), Turkmenistan (3 casi), Kazakhstan (1 caso). Grazie all'altissima copertura vaccinale in questi paesi il virus non è potuto diffondersi come aveva fatto in Tajikistan. Per precauzione anche in questi ed in altri paesi vicini sono state fatte vaccinazioni di massa, per aumentare il livello di immunità e per coprire ev. zone con bassa copertura vaccinale.

Il seguente grafico mostra l'andamento dell'epidemia a Tajikistan. In rosso i casi di paralisi flaccida in cui il virus selvaggio del tipo 1 è stato confermato dal laboratirio. In marrone i casi paralisi flaccida causata dal  vaccino (OPV), anche questi del tipo1. In  verde i casi di paralisi flaccida in cui il risultato di laboratorio è stato negativo al poliovirus. SIA è l'abbreviazione per supplementary immunization activities, cioè le campagne di vaccinazione di massa. L'effetto si può vedere benissimo.

 Fonte: WHO Epidemiological Brief 8 del 6 ottobre 2010


Questi fatti parlano chiaro: E' molto importante che non abbassiamo la guardia e che continuiamo a vaccinare i bambini.




Traduzione:

Il poliovirus viaggia!

  • via terra
  • via mare
  • via aerea

E chiunque può essere un portatore!



... finché c'è un singolo bambino che ha la poliomielite, tutti i bambini del mondo sono a rischio di polio. (OMS/WHO)


Seguiranno altri post in cui esaminerò accuratamente le varie dicerie sul vaccino antipolio.


18 commenti:

  1. Ciao Ulrike,
    io e mio marito dopo aver deciso inizialmente di non vaccinare nostro figlio abbia ultimamente cambiato posizione. Volevo chiederti cosa cambia nella somministrazione dei vaccini quando la si effettua a questa età? Le tempistiche restano sempre le stesse?

    Ciao

    RispondiElimina
  2. Ciao Ulrike,
    non ti ho scritto che nostro figlio ha quasi 2 anni.

    RispondiElimina
  3. Ciao,

    Il Vostro cambiamento di posizione mi fa naturalmente piacere.

    Purtroppo non so darVi una risposta a questa domanda. La cosa migliore è che ne parlate con il pediatra o con l'ambulatorio vaccini dell'ASL. Potete anche mandare una mail ai medici del sito www.levaccinazioni.it


    Ciao!

    RispondiElimina
  4. Io credo che la questione che non viene mai messa in campo e' il rapporto benefici/danni che si hanno dal vaccinare bambini di 3 mesi la cui vita sociale e' molto esigua se non nulla e il sistema immunitario immaturo ( per questo occorre fare piu richiami ) piuttosto che aspettare l'anno o i due anni in cui probabilmente i rischi sarebbemo molto inferiori cosi come il numero di dosi per avere un efficacia piu rapida e completa.

    RispondiElimina
  5. Quali rischi?

    Se si vaccinassero tutti i bambini a 1 od 2 anni, sarebbero a rischio di contrarre una della malattie contro cui si vaccina. E questo proprio nell'età in cui sono più vulnerabili per gravi danni dalle malattie.

    I vaccini contengono pochissimi antigeni che per il sistema immunitario di un neonato non è niente in confronto ai moltissimi antigeni con cui viene a contatto a partire da subito. Se un neonato non fosse in grado di rispondere adeguatamente a quei pochi antigeni innocui dei vaccini, non potrebbe affrontare il mondo.

    Il compito del sistema immunitario è di difenderci, non di essere difeso. Per maturare ha bisogno di stimoli e i vaccini sono una minuscola parte dei stimoli che il bambino affronta fin dalla nascita, ogni minuto.

    Il numero di dosi non diminuirebbe per un bambino più grande, a parte qualche eccezione. All'età in cui si cominciano le vaccinazioni, la risposta immunitaria è adeguata. E' stato tutto studiato a fondo.

    RispondiElimina
  6. Pero esiste un "risarcimento per danni da vaccini" , legge dello stato, se non ci fossero questi pericoli che senso avrebbe di esistere ?

    Sugli stessi bugiardini dei vaccini ci sono mille raccomandazioni prima di vaccinare riguardi possibili controindicazioni, allergie, ma controlli del genere vengono fatti prima di vaccinare?

    da bugiardino INFANRIX
    "non deve essere somministrato.." "se il bambino soffre di una malattia del cervello non ancora diagnosticata o progressiva o di epilessia non controllata.Il vaccino deve essere somministrato dopo che la malattia e' stata controllata"

    mi sembra un po un cirvolo viziono o sbaglio ?

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  8. La legge sul risarcimento per i danni da vaccino esiste perché i vaccini, come tutti i farmaci, non sono sicuri al 100%. Per esempio in rarissimi casi ci può essere una reazione anafilattica a una delle componenti del vaccino ed è una reazione potenzialmente mortale. E per questa eventualità che bisogna aspettare un po', dopo la vaccinazione, prima di andare a casa. I medici che vaccinano sono preparati per questa eventualità. Non mi risulta che ci siano stati casi di morte per una reazione anafilattica. Un danno da vaccino accertato è per esempio la poliomielite da vaccino orale. Però quello non si usa più in Italia.

    Quello che c'è scritto sui foglietti illustrativi sono solo eventi avversi che sono stati segnalati DOPO il vaccino, ma non necessariamente A CAUSA del vaccino. Gli avvocati delle ditte farmaceutiche fanno mettere nel bugiardino tutto il possibile. Quello che hai citato dal bugiardino del Infanrix non prova niente, è solo una precauzione. Si vuole evitare che dopo si da la colpa al vaccino se c'è un peggioramento. In questo modo il peggioramente ci può essere ugualmente, ma almeno non si può incolpare il vaccino.

    Le vere controindicazioni sono pochi. Non dimenticare che i foglietti illustrativi sono studiati da avvocati che cercano di proteggere la ditta produttrice del vaccino il più possibile. Non è una fonte da usare per conoscere le vere controindicazioni e gli eventi avversi causati vaccini.

    RispondiElimina
  9. ok pero allora dove si puo trovare la VERA ( piu che vera direi ONESTA ) informazione ? Le ditte farmaceutiche fanno ovviamente propaganda, in internet trovi di tutto a sfavore...all'ASL trovi di tutto...una persona con un figlio di 3 mesi come fa a decidere in modo obiettivo per la salute di suo figlio?

    ad esempio un librone come quello del Dr.Gava , "le vaccinazioni pediatriche", non sembra essere molto a favore ma non credo nemmeno siano 800 pagine di fandonie ?

    questa e' la cosa che io non capisco, possibile che la salute di un figlio valga meno di una eterna diatriba tra chi e' pro e chi e' contro ?

    RispondiElimina
  10. Per esempio qui trovi informazioni corrette sulle vaccinazioni:

    Le vaccinazioni (NIV)

    Il libro di Gava non lo consiglerei...

    Se sai l'inglese puoi trovare molte info anche qui:
    Center for Disease Control and Prevention

    Anche nel mio blog ci sono tanti link (purtroppo molti in lingua inglese) con buone informazioni.

    RispondiElimina
  11. Perche non consiglieresti il libro di Gava ?
    Scusa la domanda ma non mi basta un "non consiglierei" per una corretta scelta delle fonti dove informarmi.
    Dal quel che ho letto mi sembra un medico ferrato sull'argomento...poi magari mi sbaglio

    RispondiElimina
  12. Se hai letto i miei post a partire dal novembre 2010 e anche le critiche nel mio sito www.vaccinfo.it, ti puoi immaginare perché non lo consiglio.

    RispondiElimina
  13. 1) se io leggo su un foglietto di un medicinale degli eventi avversi dopo l'assunzione e' ovvio che li lego a quel medicinale e mi sembrerebbe stupido inserire eventi avversi non legati al mio prodotto
    2) Contestare delle percentuali o delle frasi non credo equivalga a dire che un libro di 800 pagine sia tutto una bufala..altrimento credo che non sarebbe piu da dottore da molto tempo.
    3)Quello che ho citato nel bugiardino io lo tradurrei cosi: "se tuo figlio soffre di una malattia al cervello non vaccinarlo e se lo fai sono fatti tuoi".
    Ma quando porto un bambino di 3 mesi a vaccinare cosa so di quel bimbo anche relativamente ad altre possibili patologie che dovrebbero escludere la vaccinazione...io direi quasi niente, e questa non mi sembra che si possa definire "consenso informato" da parte delle istituzioni in cui un genitore può scegliere con tranquillità..o mi sbaglio?

    RispondiElimina
  14. 1) Nessuno ti può impedire di pensare che tutti quegli eventi avversi possono essere causati dal medicinale. Però resta il fatto che non è così. In quella lista ci sono tutti gli eventi che sono stati segnalati DOPO l'assunzione del medicinale, senza confronto con l'incidenza di questo evento nella popolazione. Se a qualcuno succede qualcosa un venerdì 17, lo prenderesti come prova che il venerdì 17 è una data che porta sfortuna? O penseresti che questa cosa poteva ugualmente succedere un lunedì o un giovedì? Ti ho già spiegato per quale motivo gli eventi avversi vengono messi nel bugiardino. Per scoprire se c'è un'associazione causale bisogna fare degli studi ad hoc. Questi studi vengono fatti, e tanti.

    2) Non si tratta solo di contestare "delle percentuali" o "delle frasi". Si tratta invece di contestare la rappresentazione distorta della realtà. Non credo che la qualità di un libro si possa giudicare dal numero delle pagine. Visto che c'è la libertà d'opinione, anche medici possono esprimerla senza rischio ed è giusto che sia così. Sta al lettore di controllare le opinioni che legge in un libro. Deve rendersi conto che è un rischio affidare la salute del proprio bambino alle opinioni di un singolo medico e ignorare le raccomandazioni ufficiali che vengono studiati da migliaia di esperti di tutto il mondo e sono basati sull'evidenza scientifica.

    3) E' una tua interpretazione che non corrisponde alla realtà.

    I vaccini che si fanno ai bambini a 3 mesi non sono rischiosi, non contengono virus vivi attenuati. Non rischiano niente, anche se hanno altre patologie che ancora non sono state diagnosticate. Rischiano invece se non vengono vaccinati.

    RispondiElimina
  15. 2) io non intendevo dire che essendo di 800 pagine e' un buon libro, io intendevo dire che per criticare 800 pagine di informazioni anche molto approfondite da punto di vista scientifico per mostrare come i vaccini non siano tutto questo rose e fiori non bastano un paio di percentuali errate o malintepretate
    Il Libro poi non mi sembra escluda l'efficacia dei vaccini assolutamente ma la ridimensiona mostrando anche i possibili problemi anche a lungo termine che potrebbero portare soprattutto nelle vaccinazioni pediatriche.
    Quanti studi di questo tipo sono stati fatti realmente per avere un quadro chiaro ?
    Quanto converrebbe fare questi studi a chi commercializza i vaccini ?

    Dalle tue parole leggo solo una totale convinzione della bonta dei vaccini senza uno spiraglio di dubbio...e questo mi spaventa perchè la medicina come ben sai non e' assolutamente una scienza esatta ...anzi.
    Ed oltre al non essere una scienza esatta e' inquinata da piu fattori totalmente estranei dalla salute dell'individuo ( vedi soldi ).

    saluti e buona giornata :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Peccato non aver visto la risposta a questa interessante obiezione. A m,e personalmente fanno paura sia i superconvinti della bontà dei vaccini che quelli assolutamente contro.

      Elimina
  16. Ogni giorno, ormai da tantissimi anni ci sono stati e ci sono milioni di viaggiatori da India sud Africa e in tutti i luoghi dove è ancora presente la polio, come mai dopo tutti questi anni non c'è stato in Europa un EPIDEMIA e soprattutto un solo contagio?

    RispondiElimina
  17. Grazie all'alta copertura vaccinale. Si chiama herd-immunity. In Europa ci sono state grandi epidemie, forse non hai letto il mio articolo. In Olanda e in Tajikistan. E in Svezia e Finlandia ci sono stati casi sporadici. Cito da un documento dell'ISS: "La poliomielite, tuttavia, ha continuato ad essere presente in Europa fino al 2001. Nella regione europea dell’OMS, infatti, dal 1990 al 2001 i sono verificati nove focolai di poliomielite: in Romania (1990), Bulgaria (1991), Tagikistan (1991),
    Olanda (1992), Uzebkistan (1994), Russia (1995), Albania (1996), Turchia (Kurdistan, 1998), Bulgaria (2001), con parecchie centinaia di casi e decine di morti (1-3). In Olanda, l’epidemia del 1992 ha colpito i membri di una comunità di persone che per motivi religiosi rifiutano di vaccinare i propri figli. Pur vivendo in Paese industrializzato con un elevato livello di condizioni socio-conomiche, questi bambini (ed anche alcuni adulti) vennero colpiti dalla poliomielite, per un totale di 72 casi, con 2 decessi (4). In Albania, invece, la polio ha colpito soprattutto adulti non adeguatamente vaccinati; i casi accertati nel 1996 sono stati 138, con 16 decessi (5). Queste epidemie sono state controllate grazie a campagne di vaccinazione di massa, e le elevate coperture vaccinali raggiunte in tutte le nazioni europee hanno consentito di eliminare la malattia. L’Europa è stata infatti dichiarata libera da polio nel giugno 2002, e, dopo il vaiolo la poliomielite
    è la prossima malattia candidata ad essere completamente eradicata dal mondo"
    Informazioni utili sulle vaccinazioni

    RispondiElimina