lunedì 28 febbraio 2011

La sicurezza dei vaccini: la farmacovigilanza

L'elenco dei "danni da vaccino" che gli antivaccinisti presentano è lunghissimo, ma in realtà è puro terrore psicologico (volevo almeno per una volta usare una loro espressione che mi viene rivolta spesso) perché si tratta di eventi avversi raccolti in modo passivo con la vaccinovigilanza, come per esempio quello degli USA, il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Questi dati vengono frequentemente citati dagli oppositori alle vaccinazioni con l'intento di spaventare i genitori.

Nella pagina delle domande frequenti del sito del VAERS si legge:

Sono tutti gli eventi avversi segnalati al VAERS causati dai vaccini?

No. Il VAERS riceve le segnalazioni di molti eventi avversi che si verificano dopo le vaccinazioni. Alcuni si verificano casualmente in seguito alla vaccinazione, mentre altri possono essere causati dai vaccini. Studi ad hoc possono aiutare a determinare se un vaccino ha veramente causato un determinato evento avverso. Solo perché un evento avverso è accaduto dopo che una persona è stata vaccinata, non vuol dire che il vaccino lo ha causato. Altri fattori, come la storia medica del paziente, altri medicinali che sono stati presi vicino al periodo della vaccinazione, potrebbero essere la causa. E 'importante ricordare che molti eventi avversi segnalati al VAERS potrebbero non essere stati causati dai vaccini.

Essendo una raccolta passiva e non controllata, basta una correlazione temporale per finire in questa lista, senza prova di causalità. Lo scopo è di monitorare la sicurezza dei vaccini. Per esempio se gli esperti che controllano i dati notano che un evento viene riportato più spesso di quanto ci si aspetta, conoscendo la frequenza normale di questo nella popolazione o nei vaccinati, questo viene interpretato come segnale da approfondire. Comunque, tutti i casi di eventi avversi gravi vengono approfonditi dal personale del VAERS. Si contatta il medico curante, richiede le cartelle cliniche ed altre informazioni e si esamina accuratamente ognuno di questi eventi per capire se c'è una correlazione causale con il vaccino o con il particolare lotto usato.




Usare quindi, come fanno gli antivaccinisti regolarmente e spudoratamente da anni, questi dati per dimostrare la "pericolosità" dei vaccini è estremamente scorretto.

Anche gli effetti collaterali che si possono leggere nei foglietti illustrativi (i bugiardini) derivano dalla vaccinovigilanza passiva, quindi gli eventi avversi possono essere elencati lì senza prova di causalità, ma solo perché sono accaduti dopo le vaccinazioni. Vengono messi nel foglietto illustrativo per motivi legali, non per motivi mediche.

Una cosa simile succede riguardo all'allattamento. Per motivi legali in quasi tutti i medicinali si legge che l'allattamento è una controindicazione. Quindi, se ci si limita a leggere il bugiardino, o si rinuncia a prendere il farmaco o si decide di smettere - senza una reale giustificazione - di allattare. Per sapere se si può prendere un farmaco durante l'allattamento ci si dovrebbe rivolgere ad altre fonti e non limitarsi a leggere il bugiardino.

E' interessante osservare che a volte le stesse persone che danno questo corretto consiglio alle mamme che allattano, pensano che l'elenco degli eventi avversi scritto nei foglietti illustrativi sono tutti veramente causati dal vaccino.

Quindi, per conoscere gli effetti collaterali di un vaccino non si dovrebbe usare l'elenco scritto nel bugiardino ma parlare con il pediatra o il personale medico negli ambulatori vaccinali delle ASL. Ho però spesso sentito e letto da parte dai scettici che i medici degli ambulatori vaccinali delle ASL sono "poco informati" perché non sanno che i vaccini possono causare (e qui viene elencata una serie di malattie presi dalle segnalazioni della vaccinovigilanza).

Con questo non voglio dire che i danni da vaccino non esistono. Non esiste niente che è sicuro al 100% e questo vale naturalmente anche per le vaccinazioni. Il rischio di un grave effetto collaterale è bassissimo ed è poco corretto rivolgere tutta l'attenzione a questi rischi tralasciando completamente i grandi benefici dei vaccini.

Sarebbe come se uno, quando si parla delle api, sottolinea che se pungono possono uccidere una persona allergica e che quindi sono un pericolo pubblico, senza considerare

1) la frequenza con cui questo capita e
2) che le api sono vitali per la nostra sopravvivenza per il loro importantissimo ruolo di impollinazione


La raccolta passiva degli eventi avversi ha lo scopo di monitorare la sicurezza dei vaccini sui grandi numeri. Nemmeno i migliori studi che si fanno prima dell'approvazione di un vaccino sono in grado di identificare eventuali reazioni molto rare ma solo quelle che si verificano più spesso. Solo quando si vaccinano diversi milioni di persone è possibile notare questi eventuali rischi connessi con il vaccino, proprio perchè sono estremamente rari. Poi bisogna soppesare questi rischi con i rischi della malattia stessa che il vaccino previene.

Se per esempio la malattia X contro cui il vaccino è diretto causa 1 caso di morte ogni 1000 malati e il vaccino 1 caso di encefalite ogni 1.000.000 vaccinati (che è la stessa frequenza come nei non vaccinati, quindi ormai si pensa non venga causato dal vaccino), il beneficio del vaccino è evidente. 1.000.000 di casi di malattia X causerebbe - senza vaccino - 1000 morti. Ora basta mettere al posto della lettera "X" la parola "morbillo".

Quindi, per tornare agli eventi avversi che vengono raccolti con la vaccinovigilanza, si potrebbe allo stesso modo decidere di segnalare e raccogliere tutti gli eventi avversi che capitano

- un venerdì, 17 (venerdìdiciassettevigilanza)

- dopo la visita dalla nonna   (visitadallanonnavigilanza)

- dopo una passeggiata nel bosco (passeggiatanelboscovigilanza)


- dopo un viaggio sull'autobus (viaggiosullautobusvigilanza)


etc.


L'elenco di eventi avversi che si ricaverebbe con questa raccolta sarebbe molto simile a quello della vaccinovigilanza (a parte quelli di entità minore causate direttamente dai vaccini come la febbre, dolore locale etc,). Se si usasse lo stesso ragionamento degli antivaccinisti, improvvisamente sarebbero molto dannose per la salute attività perfettamente innocue come visitare la nonna, passeggiare nel bosco, mangiare il cioccolato, viaggiare sull'autobus etc..

Immaginatevi un bambino a cui sono cominciati i sintomi dell'asma due settimane dopo la visita dalla nonna. Naturalmente nessuno penserebbe di collegare questi due fatti per poter affermare che siccome il primo attacco di asma è avvenuto DOPO la visita alla nonna, questa visita l'ha causata, anche se il bambino prima stava benissimo. Eppure, quando si tratta di vaccini, questo ragionamento viene fatto. Posso capire i genitori, perché è umano cercare un "colpevole" e siccome la gran maggioranza dei bambini viene vaccinato varie volte, le probabilità sono alte che si troverà questa correlazione.

Ma è corretto questo ragionamento? Basta veramente che qualcosa capita DOPO un'altra cosa per avere la prova della causalità? Naturalmente no; per provare una correlazione causale ci vuole ben altro! Eppure su questo banalissimo errore logico è basato tutto il movimento anti-vaccini. Gli antivaccinisti usano i dati raccolti per "provare" che i vaccini possono causare centinaia di malattie, a sentir loro praticamente tutte quelle che esistono.

Allo stesso modo si potrebbe creare per esempio un movimento anti-visite-dalla-nonna. E' semplice: basterebbe fare una raccolta di tutti gli eventi che capitano da un ora fino a una data indeterminata dopo la visita dalla nonna. Si potrebbe creare un'associazione, per esempio Co.mo.da.v.no. (Coordinamento mondiale danneggiati dalla visita dalla nonna), pubblicare un modulo on-line che può essere compilato da chiunque e aggiornare regolarmente la lista degli eventi avversi. Bisognerebbe anche pubblicare le opinioni della gente che scrive che ha deciso di non portare più i bambini in visita alla nonna, per prevenire gravi danni. Offrire delle lettere tipo di giustificazioni che si possono personalizzare e mandare alla nonna. E' assurdo, ma purtroppo con i vaccini esattamente questo sta succedendo da molti anni, in barba alle evidenze scientifiche.

Ma ragioniamo: è verosimile che praticamente tutte le malattie spariscano per sempre, casualmente a partire dal giorno in cui è prevista la vaccinazione? Evidentemente gli antivaccinisti lo pensano, dato che per loro qualsiasi evento avverso che avviene dal momento della vaccinazione in poi, è per forza causato dal vaccino e guai a contraddirli!

I vaccini proteggono invece "solo" dalle malattie infettive contro cui sono diretti e non è poco. Tutte le altre continuano a fare il loro corso come avevano sempre fatto e possono naturalmente anche capitare casualmente vicino alla data della vaccinazione (anche poco prima, non solo poco dopo...). Nè le vaccinazioni nè le visite dalla nonna le possono minimamente influenzare.

Il movimento anti-vaccini è pericoloso perché sulla base di affermazioni assurde e false deviano molto abilmente l'attenzione dagli enormi benefici dei vaccini nella prevenzione di alcune malattie molto pericolose. In questo modo purtroppo sempre più genitori si fanno convincere a lasciare i propri bambini senza protezione. I germi trovano perciò continuamente abbastanza terreno per moltiplicarsi e per circolare, causando gravi danni.

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