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sabato 8 febbraio 2014

Bufala: "I bambini non sono a rischio di tetano"

Un tema che viene frequentemente discusso fra i genitori contrari alle vaccinazioni è il tetano. Di solito, in questi gruppi, chi esprime i propri dubbi sulla questione viene immediatamente tranquillizzato. "I bambini non sono a rischio di tetano" "Guarda i dati del Ministero della Salute, i casi di tetano riguardano solo anziani!" "I bambini sviluppano un'immunità naturale al tetano", "Basta pulire le ferite con acqua ossigenata e far scorrere il sangue!" etc.

Ho già approfondito alcuni di questi "argomenti" nel blog:

Articoli sul tema tetano

Di solito, in queste occasioni viene raccomandato il libro dei medici Roberto Gava e Eugenio Serravalle "Vaccinare contro il tetano?".

Perciò prenderò nuovamente spunto da questo libro. Io possiedo l'edizione del 2010, ma so che cosa c'è scritto nel capitolo "epidemiologia" dell'edizione del 2011, perché alla fine di dicembre 2013 questo capitolo è stato riportato interamente nel sito di un'organizzazione contraria alle vaccinazioni. Secondo gli autori dell'articolo questo dovrebbe bastare per confutare il mio ultimo post con il titolo "Bufala: Chi è vaccinato ha un rischio più alto di contrarre il tetano".

Per il presente articolo ci interessa la parte del capitolo "epidemiologia" che riguarda i casi di tetano nei bambini:

giovedì 26 dicembre 2013

Bufala: "Chi è vaccinato ha un rischio più alto di contrarre il tetano"

Nel libro

"Vaccinare contro il Tetano? Indicazioni, non indicazioni e controindicazioni della vaccinazione"
di Roberto Gava e Eugenio Serravalle 
Prima edizione 2010  - Editore: SalusInfirmorum

a pagina 13, 14 e 15 si legge:
"Per capire meglio questi rilievi, riportiamo la tabella sottostante che raggruppa le conclusioni di uno studio pubblicato nel 2003 dagli autorevoli CDC (Centers for Disease Control) di Atlanta (USA) (cfr. Tab. 2) Dall'analisi di questi dati parrebbe che sia la probabilità di contrarre il tetano, sia la mortalità da tetano non siano influenzate dal non aver ricevuto alcuna dose di vaccino o dall'averne ricevute più di 4 (si sono ammalati di tetano il 14,7% dei soggetti non vaccinati e il 14% di quelli che hanno ricevuto 4 o più dosi di vaccino, mentre la mortalità da tetano è invariata tra questi due gruppi: 6,2%).
Inoltre sembra che i soggetti non vaccinati abbiano una probabilità di contrarre il tetano (14%) e una mortalità (6,2%) inferiore a quella dei soggetti che sono stati precedentemente vaccinati ma che non ricordano più quanto tempo prima hanno ricevuto il vaccino e quanti richiami hanno fatto (sempre secondo lo studio suddetto, tali soggetti hanno una probabilità di contrarre il tetano del 62% e una mortalità del 25,7%)".
Il numero dei soggetti coinvolti da questo studio non è sicuramente alto, ma ricordiamo che questa ricerca è stata eseguita dal massimo organo ufficiale americano di controllo sui farmaci (in questo caso i vaccini). 



La pubblicazione a cui gli autori si riferiscono è

Tetanus Surveillance - United States 1998 - 2000
MMWR 2003; 52 /SS-3): 1-8
Centers for Disease Control and Prevention

Ho visto già varie volte citare queste frasi nei forum degli oppositori alle vaccinazioni per rassicurarsi a vicenda che la decisione di non vaccinare i propri figli contro il tetano sia ragionevole. Così ho deciso che era ora di fare chiarezza su questa faccenda nel mio blog.

domenica 28 luglio 2013

La favola dei bambini "naturalmente" protetti dal tetano - 3° parte

Nella prima e seconda parte di questo articolo abbiamo conosciuto i motivi per cui gli esperti internazionali - basandosi su solide evidenze scientifiche - hanno indicato 0,1 UI/ml come soglia che rappresenta il limite di separazione tra «positività» e «negatività» del test per il tasso di anticorpi contro il tetano, se eseguito con il test ELISA classico. Ho dimostrato che il valore critico proposto da Eugenio Serravalle e Roberto Gava, cioè 0,01 UI/ml per lo stesso tipo di test è pericoloso perché da' un falso senso di sicurezza facendo credere a un'immunità che in realtà non c'è.

Finora abbiamo visto le caratteristiche intrinseche del test ELISA classico e sappiamo quindi dell'esistenza dei falsi negativi e dei falsi positivi. Ma allora come fa un medico, con in mano un risultato dell'esame degli anticorpi contro il tetano, leggermente sotto o sopra la soglia di 0,1 UI/ml, a sapere se ha di fronte un falso negativo o un falso positivo?
Se dicessi che non gli resta altro che lanciare una moneta o addirittura un dado, si alzerebbe - giustamente - un coro di proteste.

Quando un medico interpreta il risultato del laboratorio, non gli serve né un moneta né un dado, né delegherà ai suoi pazienti (o ai loro genitori se sono minorenni) l'interpretazione, indicando semplicemente un'anonima soglia limite.

lunedì 24 giugno 2013

La favola dei bambini "naturalmente" protetti dal tetano - 2° parte

Nella prima parte di questo articolo ho spiegato il motivo principale per cui un tasso di anticorpi contro il tetano sotto 0,1 UI/ml (misurato con l'ELISA classico) non dovrebbe essere interpretato come protettivo, come purtroppo molti genitori contrari alle vaccinazioni fanno, perché l'hanno letto in qualche libro o sito che critica le vaccinazioni o sentito a una delle conferenze tenute da (sempre gli stessi) medici antivaccinisti.

Quando un qualsiasi medico di qualunque paese del mondo, prende in mano le analisi per il dosaggio degli anticorpi contro il tetano, fatte da un normale laboratorio con il test ELISA classico, e legge per esempio 0,02 UI/ml sa che molto probabilmente il paziente non è protetto dal tetano e consiglia vivamente di cominciare subito il ciclo primario che prevede 3 dosi più i successivi richiami per completare il ciclo vaccinale, seguendo le raccomandazioni internazionali. Questo è il procedimento corretto nel pieno rispetto delle leges artis. Ogni altra interpretazione sarebbe un grave errore medico che potrebbe mettere a rischio la salute o addirittura la vita del paziente. Con il tetano non si scherza davvero! Se poi il risultato si riferisce a un bambino mai vaccinato, non rimangono dubbi sul fatto che non è protetto.

Nella seconda parte di questo post conosceremo un altro motivo per la scelta di 0,1 UI/ml (nel test ELISA classico) come soglia che rappresenta il limite di separazione tra «positività» e «negatività» del test": i falsi positivi e i falsi negativi.

venerdì 14 giugno 2013

La favola dei bambini "naturalmente" protetti dal tetano - 1°parte


C'era una volta...

Durante un incontro con i genitori, dal titolo "Vaccinazioni - tra luci e ombre", svoltosi nel febbraio 2008 a Modena, il dott. Eugenio Serravalle (pediatra e omeopata) ha detto:
"Una cosa brevemente sull'antitetanica però. Perché non è una malattia infettiva, quindi non ci si può contagiare così. Allora ci sono degli studi e io l'ho verificato su dei pazienti che hanno voluto fare questa cosa. Anche bambini mai vaccinati per il tetano hanno gli anticorpi per il tetano. A me è capitato di farlo su 20 pazienti che seguo e tutti e venti hanno gli anticorpi contro il tetano. Perché? Il tasso è protettivo. Bimbi di un anno. Allora come faccio a sapere che il vaccino è efficace e non è l'immunità naturale ad essere efficace contro la malattia?"
A parte il fatto che il tetano è invece una malattia infettiva (non contagiosa), questa affermazione mi aveva molto incuriosita, perché non riuscivo a immaginare come sia possibile che abbiano trovato anticorpi a livello protettivo in bambini mai vaccinati contro il tetano. Sul treno di ritorno a casa riflettevo su questa cosa. Che fossero ancora delle piccolissime rimanenze di anticorpi materni? Possibilissimo - visto che si trattava di bambini di un anno - ma comunque non a livelli protettivi.  Quale concentrazione di anticorpi era stata trovata? Quali tipi di test di laboratorio saranno stati usati?

martedì 22 gennaio 2013

I vaccini multipli sovraccaricano il sistema immunitario?

Un dubbio abbastanza diffuso fra i genitori è se l'attuale calendario vaccinale non sia troppo fitto e se il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi non venga sovraccaricato da un sempre più alto numero di vaccini in una sola volta. Ma è veramente giustificata questa - comprensibile - paura?

Suddividerò il tema in vari post e in ciascuno di essi mi concentrerò su uno o due degli aspetti che riguardano la questione. Commenterò anche gli argomenti degli antivaccinisti con esempi presi da libri o siti.

Ovviamente loro sono maestri nello sfruttare le paure infondate dei genitori. Ecco cosa dicono:


giovedì 28 giugno 2012

La sicurezza del vaccino MPR (morbillo - parotite - rosolia) - seconda parte

Nella prima parte di questo articolo ho riportato gli eventi avversi del vaccino MPR e li ho confrontati con i rischi del morbillo che sono indubbiamente molto più alti.

Come preannunciato, commenterò ora il paragrafo successivo del libro "Le vaccinazioni pediatriche" di Roberto Gava, intitolato "Danni da vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia (MPR)"


L'autore inizia il capitolo con l'affermazione allarmistica 
"è considerata una vaccinazione potenzialmente molto pericolosa"
ignorando completamente i dati scientifici che non confermano questa opinione. Dopo miliardi di dosi di vaccino in più di vent'anni, il vaccino MPR si è confermato molto sicuro.

sabato 16 giugno 2012

La sicurezza del vaccino MPR (morbillo - parotite - rosolia) - prima parte

Miliardi di dosi di MPR sono state distribuite in tutto il mondo nel corso degli ultimi decenni e si è confermato un vaccino estremamente sicuro. Gli eventi indesiderati dopo il vaccino MPR sono di solito lievi e passeggeri. Solo molto raramente ci possono essere reazioni più importanti, quasi sempre senza conseguenze permanenti. Inoltre ci sono alcuni eventi avversi gravi che capitano così raramente (nell'ordine di meno di 1 caso ogni 1.000.000 di dosi) che è molto difficile sapere se sono causati dal vaccino o se si tratta di una coincidenza.
Eventi avversi dopo il vaccino MPR (morbillo - parotite - rosolia):
Eventi lievi
  • Febbre (fino a 1 persona su 6)
  • Lieve eruzione cutanea (ca. 1 persona su 20)
  • Gonfiore delle ghiandole delle guance e del collo (ca 1 persona su 75)
Questi problemi si manifestano di solito da 6 a 14 giorni dopo la vaccinazione. Sono meno frequenti dopo la seconda dose.

Eventi moderati
  • Convulsioni causati dalla febbre (ca. 1 caso ogni 3000 dosi)
  • Dolore e rigidità temporanea delle articolazioni che riguarda soprattutto  le ragazze adolescenti o le donne (fino a 1 su 4)
  • Riduzione transitoria delle piastrine nel sangue che può causare piccole emoragie (ca. 1 caso ogni 30.000 dosi)
Eventi gravi (molto rari)
  • Una grave reazione allergica di tipo anafilattico (meno di 1 caso ogni milione di dosi)
Diversi altri eventi gravi sono stati riportati dopo il vaccino MPR, incl.

- sordità
-
convulsioni ricorrenti, coma oppure diminuzione dello stato di coscienza
- danni permanenti al cervello

Questi eventi avversi sono così rari che è difficile dire se la causa è il vaccino

lunedì 4 giugno 2012

Il virus del morbillo e le mutazioni genetiche

Nel libro di Roberto Gava  "Le vaccinazioni pediatriche" si trovano praticamente tutte le dicerie che circolano sul morbillo e sul vaccino MPR (morbillo - parotite - rosolia). In questo blog ho già trattato alcuni di questi temi. 

L'argomento del presente articolo riguarda le mutazioni del virus del morbillo.

Roberto Gava cerca di convincere i lettori che le vaccinazioni di massa contro il morbillo causano e addirittura hanno già causato mutazioni che trasformano il virus in un micidiale agente infettivo contro cui il vaccino non ha più nessun'efficacia.

A pagina 215 (nel capitolo "Sono stati i vaccini a vincere contro le malattie infettive?") si legge:
Infatti, a distanza di alcuni anni dall'inizio della vaccinazione antimorbillosa, si sta realizzando proprio quello che si temeva: la resistenza del virus all'eradicazione e le segnalazioni sempre più frequenti e sempre più gravi di piccole epidemie di morbillo nei vaccinati. Per capire bene il problema di questa vaccinazione, ma anche di tutte le vaccinazioni con virus a RNA, credo sia opportuno farci guidare da qualche altra riflessione del Dr. Tasca.
A questa introduzione segue una lunga citazione di un articolo dal titolo "Il vaccino anti-morbillo" scritto dal pediatra Stefano Tasca. I lettori del mio blog hanno già conosciuto questo articolo quando nel dicembre 2009 avevo esaminato la parte che riguardava la panencefalite subacuta sclerosante (Vedi: Vaccino contro il morbillo e rischio di panencefalite subacuta sclerosante (PESS) )

venerdì 11 maggio 2012

Legenda metropolitana: "Non è stata la vaccinazione a debellare il vaiolo"


La diceria che il vaccino antivaioloso era inefficace è la madre di tutte le legende metropolitane contro i vaccini. Nemmeno l'eradicazione del vaiolo nel 1977 è riuscita a convincere gli antivaccinisti della falsità di questa affermazione. Infatti, ancora oggi insistono a dire che non è stata la vaccinazione a debellare il vaiolo e nei loro libri dedicano sempre qualche pagina a questo tema. Lo scopo è evidentemente di screditare la pratica vaccinale in generale.

Roberto Gava scrive nel suo libro "Le vaccinazioni pediatriche", a pagina 180 - capitolo 9 dal titolo che non può mai mancare in un libro contro le vaccinazioni "Sono stati i vaccini a vincere contro le malattie infettive?":


venerdì 4 maggio 2012

La formaldeide nei vaccini

La formaldeide è una sostanza contenuta in dosi infinitesimali in molti vaccini. Gli antivaccinisti non perdono occasione per spaventare i genitori con descrizioni come "sostanza altamente tossica e cancerogena!" o "utilizzata nelle procedure di imbalsamazione dei cadaveri!". In inglese c'è un termine molto appropriato per individui che usano questo tipo di comunicazione: "fear-monger". In italiano la traduzione forse più vicina è "allarmista". E' gente che diffonde notizie che incutono apprensione e preoccupazione - di solito infondate - per influenzare gli altri. Gli antivaccinisti sono maestri in questo ed è molto difficile per i genitori non lasciarsi coinvolgere emotivamente da questo gioco perverso.

Faccio qualche esempio concreto cominciando dal pediatra e omeopata Eugenio Serravalle che scrive nel proprio blog in un suo breve post del 20 giugno 2011: