Suddividerò il tema in vari post e in ciascuno di essi mi concentrerò su uno o due degli aspetti che riguardano la questione. Commenterò anche gli argomenti degli antivaccinisti con esempi presi da libri o siti.
Ovviamente loro sono maestri nello sfruttare le paure infondate dei genitori. Ecco cosa dicono:
"I rischi aumentano con la somministrazione multipla di più vaccini, come l'esavalente."
Dott. Eugenio Serravalle, a pagina 22 del suo libro "Tutto quello che occorre sapere prima di vaccinare il proprio bambino" Prima edizione 2009
"La somministrazione combinata dei vaccini (siano essi tutti in un'unica formulazione o somministrata l'uno dopo l'altro in sedi diverse dell'organismo ma pur sempre in un'unica seduta vaccinale) può comportare vari danni al ricevente (...)
Pertanto, è vero che con le vaccinazioni combinate (per esempio il vaccino pentavalente o esavalente) vengono inoculati meno metalli tossici rispetto a quanto accade con le vaccinazioni singole (...) ma ritengo che il danno che consegue a questi "vaccini bomba" (come alcuni li chiamano per l'alto numero di antigeni associati) dovrebbero essere superiori al beneficio che si ottiene dalla riduzione dei metalli tossici (...).
Dott. Roberto Gava a pagina 523 e 524 del suo libro "Le vaccinazioni pediatriche" nel capitolo "Danni da somministrazione contemporanea di più vaccini"
E' sconcertante osservare con quale sfrontatezza questi due antivaccinisti affermano che i vaccini multipli sono dannosi, nonostante che non ci siano prove scientifiche a sostegno di questa credenza. La montagna di dati che evidenzia la debolezza di questa ipotesi viene da loro ignorata (o riportata in modo selettivo e/o distorto per poterla usare a sostegno della propria tesi, come vedremo).
Alcuni genitori si immaginano erroneamente che con il vaccino esavalente il bambino venga confrontato con 6 malattie in una sola volta. In realtà il vaccino contiene solo una minima parte degli antigeni di ciascuno degli agenti infettivi e, nel caso della polio, i virus interi ma inattivati (uccisi). Sono stati individuati quegli antigeni che sono implicati nel processo infettivo e in grado di provocare una risposta immunitaria che protegge il bambino in caso di infezione con il virus o batterio selvaggio.
Per esempio il batterio che provoca la pertosse possiede ca. 3000 differenti antigeni. Per il moderno vaccino acellulare di questi 3000 sono stati selezionati da 2 a 5 per il vaccino. Solo quelli che servono per far produrre al sistema immunitario gli anticorpi necessari per proteggere il bambino dalla pertosse.
Del virus dell'epatite B si usa per il vaccino un solo antigene.
Precisamente il vaccino esavalente Infanrix Hexa ® contiene i seguenti antigeni (in totale sono 23):
- anatossina (tossina chimicamente privata dell'effetto tossico) dei batteri che causano la difterite e il tetano
- anatossina e altre proteine purificate del Bordetella pertussis, il batterio che provoca la pertosse
- antigene di superficie (proteina della superficie) del virus dell'epatite B
- i virus 1, 2 e 3 della polio, che sono stati inattivati (uccisi) per non poter provocare nessuna malattia
- polisaccaridi (zuccheri) provenienti dalla membrana che circonda il batterio del Hib. Questi polisaccaridi sono chimicamente uniti (coniugati) all'anatossina del tetano che ha la funzione di proteina di trasporto per migliorare la risposta del sistema immunitario al vaccino.
La seguente tabella (che si può ingrandire cliccando sull'immagine) mostra il numero degli antigeni dei vaccini che - come si può notare - nel tempo è diminuito. Se un bambino nato nel 1960 ha ricevuto ca. 3217 antigeni che proteggevano da 5 malattie (vaiolo, polio, difterite, tetano e pertosse), e uno nato nel 1980 ha ricevuto ca. 3041 che lo proteggeva da 7 malattie (polio, difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia e parotite), nel 2000 il numero degli antigeni del calendario vaccinale era sceso a 123 - 126 e proteggeva da 11 malattie (polio, difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, haemophilus influenzae tipo B (= Hib), epatite B, pneumococco e varicella. Nel frattempo sono da aggiungere l'antimeningococco C (2 antigeni), l'antirotavirus (65 antigeni) e per gli adolescenti l'HPV (4 antigeni)
Fonte della tabelle:
Addressing parent’s concerns: Do multiple vaccines overwhelm or weaken the infant’s immune system?
Offit PA, Quarles J, Gerber MA, Hackett ChJ, Marcuse
EK, Kollman TR, Gellin BG, Landry S.
Pediatrics 2002; 109(1): 124–129.
A pensarci bene, se il numero di antigeni nei vaccini è drasticamente diminuito, come è possibile accusare "l'alto numero di antigeni" dell'aumento delle allergie e delle malattie autoimmuni? Per logica dovrebbero essere diminuiti di pari passo con la diminuzione degli antigeni che i bambini ricevono. Non deve perciò meravigliare che gli antivaccinisti omettono questa importante informazione nei loro scritti, come tutto quello che contraddice le loro convinzioni.
Anche se gli antigeni nei vaccini multipli sono pochi, non sono comunque troppi per un bambino di pochi mesi?
No, già un neonato è perfettamente capace di confrontarsi ogni giorno con migliaia di antigeni, altrimenti non sarebbe in grado di sopravvivere in questo mondo pieno di batteri ed altri microorganismi con cui condivide la vita sulla terra. Entro poche ore dalla nascita il bambino stesso è popolato da un enorme numero di batteri, sulla pelle e sulle mucose. Ad ogni respiro entrano nell'organismo molti più antigeni di quelli contenuti nell'intero calendario vaccinale.
Ovviamente gli antivaccinisti sono consapevoli che questo semplice fatto contraddice la propria tesi. Uno dei loro "si...però" argomenti è:
"Le malattie contratte in modo normale vengono abitualmente filtrate attraverso una serie di difese immunologiche (ne sono un esempio quelle posizionate a livello di cute e mucose), ma quando gli antigeni di un vaccino vengono iniettati direttamente nella circolazione sanguigna del bambino, ottengono accesso a tutti i tessuti e gli organi del corpo bypassando l'intero apparato immunitario di difesa di superficie (nel caso di un vaccino somministrato per via parenterale, ad esempio, si perde completamente il grande aiuto offerto dalle difese che il nostro corpo schiera a livello della pelle e delle mucose che sono a contatto con l'ambiente esterno, da dove cioè l'organismo si aspetta che debba giungere un "nemico").
"...mentre le tecniche di vaccinazione di solito introducono l'antigene direttamente nel sangue."
Dott. Roberto Gava a pagina 150 e 157 del suo libro "Le vaccinazioni pediatriche"
Quindi secondo Gava i vaccini vengono iniettati direttamente nella circolazione sanguigna. E' falso! Ci sono tre tipi di iniezioni applicabili alle vaccinazioni: intradermica, sottocutanea o intramuscolare. Per esempio il vaccino esavalente viene iniettato nel muscolo. Nessun vaccino viene iniettato con un'endovenosa.
Quando per esempio il vaccino esavalente viene rilasciato dalla siringa nel muscolo, gli antigeni vengono individuati dalle cellule del sistema immunitario non specifico (macrofagi, cellule dendritiche etc.) come sostanze estranee. Queste cellule inglobano gli antigeni e li sminuzzano in tanti frammenti che espongono sulla propria superficie cellulare. Poi si spostano attraverso il sistema linfatico fino ai linfonodi più vicini dove cellule T e B del sistema immunitario specifico riconoscono i frammenti estranei al se sulla superficie delle cellule del sistema immunitario innato e producono una risposta immunitaria a quegli specifici antigeni.
Il mito che i vaccini si inoculano direttamente nel circolo sanguigno è solo un'altro esempio dell'assenza di serietà con cui operano gli antivaccinisti.
Per rendere ancora più chiara l'idea di quanto sia poco probabile che i pochi antigeni nei vaccini multipli che un bambino piccolo riceve possano rappresentare una minaccia per il loro sistema immunitario, immaginateVi le seguenti situazioni:
1) Un neonato o un bambino piccolo viene punto da una zanzara. Questa inietta la propria saliva che è composta da numerose proteine farmacologicamente attive (anticoagualanti, allergeni etc.) al punto da provocare una reazione cutanea. C'è qualcuno che pensa che il bambino subisce per questa puntura e il confronto con le proteine della saliva della zanzara uno shock immunologico?
2) Un neonato si provoca un graffio con le proprie unghie e di conseguenza entrano batteri nella ferita di cui ciascuno possiede ca. 3000 antigeni. Questo sovraccarica il suo sistema immunitario?
3) Siamo al parco. Un bambino piccolo cade per terra, si sbuccia il ginocchio e piange. La sua mamma va con lui alla prossima fontanella e gli lava il ginocchio. Un grammo di terra contiene da 6.400 a 38.000 specie di batteri. Ogni batterio possiede ca. 3000 proteine = antigeni. Il sistema immunitario del bambino in questione è quindi stato confrontato con un numero di antigeni (non altamente purificati e scrupolosamente controllati come lo sono quelli nei vaccini) che rappresentano l'equivalente di 834.000 - 4.956.000 dosi di vaccino esavalente (che contiene 23 antigeni, cioè proteine e polisaccaridi).
In pratica questo bambino ha ricevuto un ottocentotrentaquattromilavalente / quattromilioninovecentocinquantaseimilavalente (e per di più di batteri interi, vivi e vegeti)
Penso che nessuno ci crederebbe se Serravalle o Gava dicessero che se un neonato o un bambino piccolo viene accidentalmente ferito, il suo sistema immunitario non è in grado di reagire in modo adeguato agli antigeni perche entrano per una via "inaspettata" nell'organismo. Sicuramente avrebbero molto meno seguaci perché la maggior parte della gente si renderebbe facilmente conto di quanto sia inverosimile.
Nel prossimo post spiegherò le caratteristiche del sistema immunitario dei bambini nei primi due anni di vita per dimostrare che anche da questo punto di vista non ci sono motivi per preoccuparsi che i vaccini multipli possano creargli problemi.
Bibliografia:
Addressing parent’s concerns: Do multiple vaccines overwhelm or weaken the infant’s immune system?
Offit PA, Quarles J, Gerber MA, Hackett ChJ, Marcuse
EK, Kollman TR, Gellin BG, Landry S.
Pediatrics 2002; 109(1): 124–129.
Immunizations Safety Review: Multiple immunizations and immune dysfunction
Institute of Medicine (IOM) Report - 2002
The Childhood Immunization Schedule and Safety:
Stakeholder Concerns, Scientific Evidence, and Future Studies
Institute of Medicine (IOM) Report - 2013
"Von einer anderen Realität im Internet - Impfgegner und Impfskeptiker"
Una relazione del medico e biochimico austriaco DDr. Wolfgang Maurer al Congresso Pharmacon (49° corso di aggiornamento internazionale per farmacia pratica e accademica della Camera federale dei Farmacisti) a Merano il 3 giugno 2011
Do Children Get Too Many Immunizations? The Answer is No
Mark Crislip, M.D. Stephen Barrett, M.D.
Quackwatch
The infant immune system and vaccination
Immunization advisory center, University of Auckland, New Zealand
Proc Natl Acad Sci U S A. 2002 Aug 6;99(16):10494-9.
Estimating prokaryotic diversity and its limits.
Curtis TP, Sloan WT, Scannell JW.
Department
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Newcastle upon Tyne, Newcastle upon Tyne NE1 7RU, United Kingdom.
Parasit Vectors. 2011 Sep 28;4:187. doi: 10.1186/1756-3305-4-187.
Implication of haematophagous arthropod salivary proteins in host-vector interactions.
Fontaine A et al
Unité de Parasitologie - Antenne Marseille de l'Institut de Recherche Biomédicale des Armées (IRBA), Le Pharo, BP 60109, 13 262 Marseille Cedex 07, France.
Visto che si procede per paragoni,rispondo al punto 3)con una ulteriore domanda: come mai con l'esavalente i bambini riportano, quasi sempre, come conseguenza febbre ed altre complicazioni, mentre se si sbucciano un ginocchio al parco non accade, quasi sempre, nulla?
RispondiEliminaGrazie
Cordialmente
@ armando armandi
EliminaAhimè accade anche al parco. A parità di età i bambini possono manifestare febbre dopo il gioco all'aria aperta con o senza sbucciature. Di certo un bambino tra i 2 mesi e 2 anni (a quelle età molti di essi neanche camminano) non ha molte occasioni di procurarsi una sbucciatura sul terreno.
Per uno degli esavalenti in assoluto più utilizzati in Europa il sistema di farmacovigilanza EudraVigilance riporta complessivamente poco più di 4.600 eventi avversi sospetti fino allo scorso marzo. La maggior parte di essi è di natura febbrile o una reazione locale sul sito di inoculazione. Non direi, quindi, che un evento avverso -generalmente modesto e senza necessità di interventi particolari - accade quasi sempre.
Gli esempi 1), 2) e 3) che propone mi sembrano tutte situazioni che confermano quanto dice Gava. Ovvero situazioni in cui entrano tipicamente in gioco le difese che il nostro corpo schiera a livello della pelle e delle mucose quando a contatto con l'ambiente esterno. Puo' fornire un esempio quotidiano in cui un bimbo possa provocasi una lesione che lo metta a contatto con antigeni a livello intramuscolare, come avviene per l'esavalente?
RispondiEliminaAnche sotto l'epidermide ci sono le difese immunitarie (cellule dendritiche, macrofagi etc. che catturano gli antigeni e li presentano alle cellule del sistema immunitario specifico. Il ruolo del sistema immunitario è di proteggerci, non di essere protetto. Le vaccinazioni sono per le nostre difese come una palestra in cui esercitarsi ed essere preparati in caso di un attacco da parte dei virus e batteri selvaggi che potrebbero fare grossi danni, se il sistema immunitario li incontrasse per la prima volta.
EliminaGli esempi proposti non mi sembrano delle valide analogie in quanto credo sia più importante la natura degli antigeni piuttosto che il numero degli stessi. Cosa ne pensa?
RispondiEliminaNei vaccini gli antigeni sono inattivati o attenuati, con un taglio o un graffio sono integri e vitali. Per fare un confronto d'esempio, il vaccino antitetanico rispetto al clostridio del tetano presente nel suolo e per il quale si avvisava sempre di non correre scalzi e stare attenti ai chiodi arruginiti.
EliminaMa secondo gli antivaccinisti è proprio il numero degli antigeni il problema. Loro argomentano contro i vaccini multipli che sono "troppi". Ho dimostrato che non sono troppi ma solo un'infinitesimale parte di quelli con cui un bambino fin dal primo giorno di vita viene a contatto ogni giorno (mangiando, respirando e di tanto in tanto graffiandosi etc.). E quale sarebbe la natura degli antigeni nei vaccini che li renderebbe problematiche? Fatto sta che per esempio con l'esavalente sono stati vaccinati centinaia di milioni di bambini piccoli in tanti paesi del mondo, senza problemi. Il sistema immunitario c'è per proteggerci e non per essere protetto. O come ti immagini il nostro sistema immunitario? Se fosse così delicato come viene descritto dagli antivaccinisti, nessun bambino sarebbe in grado di sopravvivere, morirebbe poco dopo la nascita. Nella vita moderna il loro sistema immunitario viene stimolato anche troppo poco, rispetto a quello dei nostri antenati, visto l'alto grado di igiene nella nostra società. Ma i vaccini non bastano ad arrivare ai livelli di stimolazione con cui l'Homo sapiens si è evoluto. Comunque quella piccolissima in più delle vaccinazioni è sempre meglio di niente.
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