martedì 1 novembre 2011

Il tetano - risposta ai commenti del dott. Ascani - parte 2°

Dopo aver risposto al primo dei due commenti che il dott. Ascani aveva lasciato il 23 ottobre 2011 nel post "Il tetano: una malattia degli anziani?", commenterò ora la prima metà del suo secondo commento, che riporto di seguito con copia&incolla:
"Si parla poi sempre e solo di efficacia o meno dei vaccini trascurando completamente i potenziali e gravi effetti collaterali che le vaccinazioni possono comportare. Gli effetti collaterali dei vaccini, soprattutto quelli a lungo termine, sono enormemente sottostimati vista la grave inefficienza della sorveglianza post marketing e la quasi totale assenza di studi randomizzati e controllati superiori a qualche settimana. I vaccini non sono acqua fresca e andrebbe sempre valutato molto attentamente il rapporto rischio/beneficio prima di sottoporre milioni di bambini a questa pratica che, inevitabilmente, provocherà ad alcuni effetti collaterali anche molto gravi. Son tutti bravi poi a descrivere e a pubblicizzare ai quattro venti gli eccezionali casi di tetano accaduti nella storia (di un lontano passato ormai), silenzio tombale invece quando tanti genitori (del presente) si ritrovano con bambini prima sani e poi completamente rovinati dai vaccini ( http://milano.repubblica.it/dettaglio/in-stato-vegetativo-da-47-anni-la-mamma:-non-lo-abbandonero-mai/1549496 ). Nel caso del tetano rimango sempre fortemente convinto dell'assurdità di questa vaccinazione in quanto si tratta di una malattia a rischio praticamente nullo, come mostrano i dati, per giovani fino ai 24 anni d'età (sia tra i vaccinati che tra i non vaccinati). Ho visto prima sostenere la tesi che questa malattia sarebbe scomparsa poiché tutti i bambini dal 1968 sono stati vaccinati ma questa tesi non regge perché se così fosse la malattia sarebbe dovuta scomparire già negli anni 70 cosa che invece non è accaduta. Forse si vuol dire che i vaccini di oggi sono più efficaci di quelli del passato? Non scherziamo."
(riporterò e commenterò la seconda parte di questo intervento con il prossimo post)

Dott. Tancredi Ascani
Iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi di Perugia che praticano Medicine Non Convenzionali per la disciplina Medicina Omeopatica

I punti sollevati sono




1) che i rischi del vaccino conto il tetano (e in generale di tutti i vaccini) sono poco studiati e non interessano a nessuno e che l'unica cosa di cui si sente parlare è l'efficacia.

2) che i casi di tetano sono ormai molto rari e fanno parte della storia remota e i gravissimi danni da vaccino invece vengono sistematicamente ignorati.

3) che il rischio per i giovani fino a 24 anni è praticamente nullo, anche per i non vaccinati.

4) che la tesi che la scomparsa del tetano è dovuta alla vaccinazione (per legge) di tutti i bambini a partire dal 1968 non può essere vera, altrimenti il tetano sarebbe dovuto sparire già negli anni settanta.

Punto 1)

Dott. Ascani: "Si parla poi sempre e solo di efficacia o meno dei vaccini trascurando completamente i potenziali e gravi effetti collaterali che le vaccinazioni possono comportare. Gli effetti collaterali dei vaccini, soprattutto quelli a lungo termine, sono enormemente sottostimati vista la grave inefficienza della sorveglianza post marketing e la quasi totale assenza di studi randomizzati e controllati superiori a qualche settimana. I vaccini non sono acqua fresca e andrebbe sempre valutato molto attentamente il rapporto rischio/beneficio prima di sottoporre milioni di bambini a questa pratica che, inevitabilmente, provocherà ad alcuni effetti collaterali anche molto gravi."
Qui si tratta di una malattia talmente grave e potenzialmente mortale, anche oggi con i progressi nella terapia intensiva, che già il fatto accertato che il vaccino è estremamente efficace nel prevenire il tetano vuol dire tanto. Significa che si evita ogni anno a centinaia di italiani di dover passare settimane in terapia intensiva rischiando di morire. Significa anche evitare i costi esorbitanti che queste terapie comportano. Per esempio negli anni sessanta, quando i casi di tetano in Italia erano ogni anno 700 - 800 con una letalità del 30 - 40% lo Stato spendeva per le cure dei malati di tetano e la sieroprofilassi non meno di 1 miliardo e mezzo di lire all'anno. (1). Nel 1994 i costi per l'ospedalizzazione per tetano ammontava a 4 - 5,8 miliardi di lire (= fra 2 e 2,9 milioni di Euro) (2)

Non è assolutamente vero che la sicurezza dei vaccini "non interessa a nessuno". Sarebbe una gravissima negligenza. Al contrario, viene fatto tantissimo per assicurare quanto umanamente possibile che i vaccini siano sicuri prima dell'approvazione e anche dopo si continua a monitorare la loro sicurezza. Naturalmente per nessun vaccino si può garantire che è sicuro al 100%. Non si può pretendere l'impossibile. Niente in questo mondo è sicuro al 100%; ci sono tante cose innocue per la gran maggioranza delle persone ma che possono avere gravi effetti collaterali per alcune. Uno può, per esempio, cadere da una scala e rompersi il collo. Questo non significa che non si devono più costruire le scale. Tante persone sono morte in incidenti di macchina o di aereo o di treno. Questo non significa però che bisogna smettere di costruire macchine, aerei e treni. Molte persone sono morte per uno shock anafilattico causato dalle punture di api o per aver ingerito una minuscola quantità di arachidi. Questo non significa che il veleno delle api o le arachidi sono mortali per tutti. Molti sono morti mentre mangiavano perché il cibo gli è entrato nella trachea. Per evitare questo, dovremmo tutti smettere di mangiare?

Se nei vaccini si punta l'attenzione solo ed esclusivamente su quei minimi rischi non prevenibili che possono comportare, senza prendere anche in considerazione gli enormi benefici, si può prendere una decisione sbagliata e pericolosa perché ci si espone ad un rischio molto maggiore.


In Italia la farmacovigilanza non è dappertutto ottimale, ma negli ultimi anni questa situazione è migliorata. Inoltre possiamo usufruire dei dati di altri paesi dove la farmacovigilanza funziona benissimo. Nel mondo il vaccino antitetanico è in uso dalla seconda guerra mondiale quindi la mole di dati sulla sua sicurezza e sull'efficacia che si sono accumulati in questi ca. 80 anni è enorme. Gli eventi indesiderati gravi sono estremamente rari. La maggior parte degli effetti negativi è di natura blanda e si risolve senza conseguenze. Sono più frequenti se i richiami vengono fatti prima che sono trascorsi 10 anni dall'ultima vaccinazione. Per questo motivo si raccomanda di evitare richiami troppo ravvicinati.

Cito dalla circolare n. 16 dell’11 novembre 1996 "Tetano:  misure di profilassi" del Ministero della Salute:

"Gli effetti indesiderati segnalati più frequentemente in associazione con la vaccinazione antitetanica ed antitetanica-difterica sono costituiti da reazioni nel punto di inoculazione (eritema, tumefazione, indurimento, dolore). Vengono inoltre segnalati febbre e malessere generale di lieve entità. Reazioni generalizzate più severe, quali iperpiressia di grado elevato o manifestazioni di ipersensibilità immediata (orticaria generalizzata, difficoltà respiratorie, asma, shock anafilattico) sono molto meno frequenti.


L'iperimmunizzazione, dovuta ad un uso improprio del vaccino antitetanico (somministrazioni troppo ravvicinate, frequenza annuale) può portare all'insorgenza di reazioni generalizzate dovute alla formazione di immunocomplessi circolanti. In soggetti iperimmunizzati, sono state descritte neuropatie periferiche in associazione con la vaccinazione antitetanica, con frequenza pari a 0,4 casi ogni milione di dosi."
Punto 2)

Dott. Ascani: "Son tutti bravi poi a descrivere e a pubblicizzare ai quattro venti gli eccezionali casi di tetano accaduti nella storia (di un lontano passato ormai), silenzio tombale invece quando tanti genitori (del presente) si ritrovano con bambini prima sani e poi completamente rovinati dai vaccini ( http://milano.repubblica.it/dettaglio/in-stato-vegetativo-da-47-anni-la-mamma:-non-lo-abbandonero-mai/1549496 )." 

Nessuno "pubblicizza" casi di tetano, ma fa semplicemente parte dell'informazione corretta che è un diritto dei genitori quando prendono la loro decisione sulle vaccinazioni. Purtroppo dall'altra parte ci sono persone che bollano arbitrariamente, senza la minima prova, gravi eventi come "danni da vaccino" anche se questi eventi non hanno niente a che fare con un qualsiasi vaccino.

Il caso segnalato con il link riguarda il vaccino antipolio SALK (a virus "ucciso") che non può causare danni cerebrali. Nell'anno in cui questa persona è stata vaccinata, cioè nel 1961, in Italia sono stati denunciati 3415 casi di poliomielite con tanti morti. Estrapolare un caso (di un lontano passato ormai...) che tra l'altro non ha niente a che fare con i vaccini, senza nè prendere atto nè menzionare migliaia di casi causati nello stesso anno dal virus che successivamente è stato debellato proprio grazie alla vaccinazione, non si può chiamare un'informazione corretta ed equilibrata.

Punto 3)

"Nel caso del tetano rimango sempre fortemente convinto dell'assurdità di questa vaccinazione in quanto si tratta di una malattia a rischio praticamente nullo, come mostrano i dati, per giovani fino ai 24 anni d'età (sia tra i vaccinati che tra i non vaccinati)."
Chi ha già letto i miei due post precedenti, potrebbe già essersi fatto un'idea del motivo per cui attualmente i giovani fino ai 24 anni non contraggono quasi mai il tetano: perché sono protetti dal vaccino. La piccola percentuale dei giovani che non è mai stata vaccinata perché i genitori sono contrari alle vaccinazioni, rischia di contrarre il tetano e se non decidono per proprio conto di recuperare la vaccinazione mai fatta, si portano questo rischio per tutta la vita, come una spada di Damocle.

Per rendersi conto delle basse probabilità che oggi in Italia si verificano casi di tetano nei giovani fino a 24 anni di età non vaccinati, basta guardare l'incidenza del tetano negli anni prima dell'obbligo vaccinale, quando la percentuale dei non vaccinati era molto più alta di oggi.

Su Wikipedia c'è un grafico delle nascite in Italia a partire dal 1952. Come si può vedere il numero dei bambini nati ogni anno oscillava tra 800.000 e 900.000.


Riprendiamo in mano il grafico che avevo già usato nel post precedente, quello che mostra i casi di tetano denunciati in Italia negli anni 55 - 66, suddivisi per età e in periodi di 10 anni (nella fascia d'età fra 0 - 10 anni va considerato l'alto numero di casi di tetano neonatale che incide sul totale dei casi., vedi il mio post precedente):


Se da molti anni il numero delle nascite in Italia non supera 600.000 all'anno e la gran maggioranza è vaccinata ("Dal 2000 la copertura vaccinale infantile in Italia fra i bambini al di sotto dei 24 mesi di età per difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomielite ed Haemophilus influenzae B è superiore al 95%". Citazione da "Un caso di tetano in un bambino in Piemonte: i genitori avevano rifiutato la vaccinazione - Eurosurveillance Weekly, vol. 12, numero 6 - 21 giugno 2007 - F. Giovanetti e A. Pellegrino),

ed ecco un grafico della copertura vaccinale contro tetano e difterite dei bambini sotto i 24 mesi del 2000:


non c'è da meravigliarsi, statisticamente parlando, che casi di tetano si verifichino solo molto raramente nell'esiguo gruppo di non vaccinati. Il fatto che in Italia da ca. 20 anni non si segnalano praticamente più casi di tetano nei bambini e nei giovani adulti, nemmeno fra quelli non vaccinati non significa che il vaccino è inutile, ma che ci troviamo di fronte a una pura questione di probabilità. Se io lancio un dado una sola volta e non mi esce il numero sei, non posso affermare che il numero sei non potrà mai uscire, nemmeno se lo lancio 1000 volte. Eppure gli antivaccinisti argomentano esattamente così, quando consigliano ai genitori di non far vaccinare i propri figli contro il tetano basandosi sul'esiguo numero di casi di tetano nei bambini.

Purtroppo nei paesi industrializzati ancora oggi si verificano sporadicamente casi di tetano nei bambini e quasi sempre sono figli di genitori che rifiutano le vaccinazioni. Come appunto quello del bambino del Piemonte. E tutti i casi di tetano riguardano per la maggior parte persone mai vaccinate e di una piccola parte che è stata vaccinata o con una sola dose (che non da protezione) o che ha fatto nel passato il ciclo completo ma l'ultimo richiamo risale a più di 10 anni prima del manifestarsi del tetano. Sono estremamente rari i casi di tetano in persone adeguatamente vaccinate che hanno avuto l'ultimo richiamo meno di 10 anni prima. Questo prova che l'efficacia del vaccino anti-tetanico è molto vicino al 100%.



Punto 4)

Dott. Ascani: "Ho visto prima sostenere la tesi che questa malattia sarebbe scomparsa poiché tutti i bambini dal 1968 sono stati vaccinati ma questa tesi non regge perché se così fosse la malattia sarebbe dovuta scomparire già negli anni 70 cosa che invece non è accaduta. Forse si vuol dire che i vaccini di oggi sono più efficaci di quelli del passato? Non scherziamo."

Negli anni 70 la copertura vaccinale della popolazione non era così alta come oggi ma è aumentata progressivamente, con ogni coorte di nuovi nati. Negli anni 70 la gran maggioranza degli italiani era nata prima del 1968, quindi prima dell'obbligo vaccinale per tutti i nuovi nati. Non erano tutti vaccinati, ma soprattutto le catogorie a maggiore rischio di tetano (i militari - per loro il vaccino è stato reso obbligatorio nel 1938  e dal 1963 le nuove leve di lavoratori di certe categorie e gli sportivi all'atto dell'iscrizione al C.O.N.I.) Anche fra di loro la copertura vaccinale non era del 100%, così come non lo era fra i bambini nati dopo il 1968.

Il fatto che il tetano colpisce praticamente solo persone mai o solo parzialmente vaccinate viene completamente ignorato dal dott. Ascani. Nonostante questa lampante prova dell'efficacia del vaccino continua a negare che i casi di tetano sono drasticamente diminuiti grazie alla vaccinazione ma si arrampica sugli specchi cercando spiegazioni inverosimili.

Nel prossimo post risponderò all'ultima parte del suo secondo commento.

Bibliografia:

1) Igiene e medicina preventiva - Prof. Giuseppe Mazzetti - Centro di studi per l'educazione fisica e l'attività sportiva

2) Tetanus Epidemiology in Europe and in Italy: a review
Journal of preventive medicie and hygiene 1999; 40: 77-82
 R. GASPARINI et al.

3 commenti:

  1. Ciao Ulrike,

    in merito alla tua risposta sul punto 3, mi sembra di capire che la popolazione dei non vaccinati o insufficientemente vaccinati contro il tetano nelle classi di età 0-24 anni sia numericamente assai esigua......fonti e numeri please? (questi ultimi almeno approssimativi).

    Per i casi di tetano segnalati, volendo possiamo usare questo link: (si parte con dati del 1993....spero ti possa bastare)

    http://tinyurl.com/ykll8k9

    poi, numeri alla mano, magari possiamo provare a valutare concretamente in quelle classi di età quanto possa essere significativamente più alto il rischio di contrarre il tetano per i non vaccinati (o mal vaccinati....tipo il famoso caso di Alessandria finito pure su Pubmed).

    Già che ci siamo, per cortesia potresti dare un'occhiata anche alla stessa situazione nel Regno Unito? (copertura antitetanica e casi segnalati nelle classi 0-24 anni)....se vuoi ti do io un aiuto per i casi segnalati (England e Wales...vabbè!):


    http://tinyurl.com/yhx4r5e

    (parte dal 1984, bello eh?)

    Altre 2 domande a bruciapelo:

    - come mai è ancora una vaccinazione ufficialmente obbligatoria in Italia?

    - perdonami l'indiscrezione, come sei messa con i richiami?....in fin dei conti converrai con me che sei statisticamente più a rischio di un giovanotto ;-)

    Ciao e grazie

    Avvocato del Diavolo

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  2. Ciao Avvocato del Diavolo,

    Ho scritto le tue domande in italic e le mie risposte in grassetto:

    in merito alla tua risposta sul punto 3, mi sembra di capire che la popolazione dei non vaccinati o insufficientemente vaccinati contro il tetano nelle classi di età 0-24 anni sia numericamente assai esigua......fonti e numeri please? (questi ultimi almeno approssimativi).


    Purtroppo in Italia abbiamo solo i dati della copertura annuale per i bambini fino a 24 mesi di età.


    Per i casi di tetano segnalati, volendo possiamo usare questo link: (si parte con dati del 1993....spero ti possa bastare)
    http://tinyurl.com/ykll8k9


    I dati in quella pagina cominciano solo dal 1996. Comunque per vedere l'epidemiologia del tetano in Italia basta guardare i grafici del mio primo post sul tetano.


    poi, numeri alla mano, magari possiamo provare a valutare concretamente in quelle classi di età quanto possa essere significativamente più alto il rischio di contrarre il tetano per i non vaccinati (o mal vaccinati....tipo il famoso caso di Alessandria finito pure su Pubmed).


    Il rischio di contrarre il tetano è basso, ma non bisogna dimenticare che è una malattia molto seria e perfettamente prevenibile. Il rischio dei non vaccinati o dei mal vaccinati è decisamente maggiore che dei vaccinati, come si vede dal fatto che in tutti i paesi industrializzati la stragrande maggioranza dei casi di tetano si verifica nei non o nei mal vaccinati. Le persone che sono vaccinate secondo le raccomandazioni sono protette praticamente al 100%. Casi di tetano in persone perfettamente vaccinate sono estremamente rari. Ed è questo che conta, non il numero dei non vaccinati che non ha preso il tetano.


    Già che ci siamo, per cortesia potresti dare un'occhiata anche alla stessa situazione nel Regno Unito? (copertura antitetanica e casi segnalati nelle classi 0-24 anni)....se vuoi ti do io un aiuto per i casi segnalati (England e Wales...vabbè!):
    http://tinyurl.com/yhx4r5e

    (parte dal 1984, bello eh?)


    Si, molto bello. In England e Wales la vaccinazione dei nuovi nati è cominciata molto prima che in Italia, nel 1961, e la copertura nei bambini era sempre molto alta.Negli anni 2009 e 2010 sono stati segnalati 16 casi di tetano. Tutti erano o non vaccinati o non avevano completato il ciclo vaccinale primario secondo le raccomandazioni (sono raccomandati 5 iniezioni). Tra questi c'era un bambino di 8 anni, non vaccinato. Il 63% riguardava persone nate prima del 1961, quindi prima della vaccinazione dei nuovi nati.

    Tetanus in England and Wales 2009-2010


    Altre 2 domande a bruciapelo:

    - come mai è ancora una vaccinazione ufficialmente obbligatoria in Italia?


    Questa è una domanda politica, devi rivolgerla a qualcun'altro.


    - perdonami l'indiscrezione, come sei messa con i richiami?....in fin dei conti converrai con me che sei statisticamente più a rischio di un giovanotto ;-)

    Secondo il mio libretto delle vaccinazioni il prossimo richiamo è previsto per il 2013, visto che l'ultimo richiamo (tetano + difterite) l'ho fatto nel 2003.

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  3. Il mio lo farò il mese prossimo. Non sono mica così sprovveduta da prendermi il tetano per una stupida dimenticanza!

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