"Increasing exposure to antibody-stimulating proteins and polysaccharides in vaccines is not associated with risk of autism,"
by Frank DeStefano, MD, MPH, Cristofer S. Price, ScM, and Eric S. Weintraub, MPH,
The Journal of Pediatrics
("Article in Press" - inserirò la data quando sarà stato pubblicato)
L'obiettivo di questa ricerca era di valutare l'associazione tra l'autismo e il livello della stimolazione vaccinale ai quali i bambini vengono esposti nei primi due anni di vita.
L'obiettivo di questa ricerca era di valutare l'associazione tra l'autismo e il livello della stimolazione vaccinale ai quali i bambini vengono esposti nei primi due anni di vita.
256 bambini con sindrome autistica e 752 bambini non autistici abbinati per età, sesso e MCO (managed care organizations, cioè organizzazioni di gestione assistenziale sanitaria) sono stati confrontati. Dai dati sono stati estratti e analizzati separatamente i casi di
- ASD (Disturbi delle Spettro Autistico)
- AD (Autismo che corrisponde a criteri più rigorosi) - 187 bambini = 73%
- ASD con regressione - 49 bambini = 19%
L'85% dei 256 bambini autistici era di sesso maschile.
Non è stato trovato nessun'aumento del rischio associato a un crescente numero di antigeni. Né con la sindrome autistica senza regressione né con il sottogruppo di autismo con regressione.
I bambini sono nati fra il 1 gennaio 1994 e il 31 dicembre 1999. Al momento della raccolta dati avevano tra 6 - 13 anni. Gli esperti che esaminavano i bambini per determinare il grado di autismo, non erano a conoscenza del loro stato vaccinale.
Per determinare il numero totale di antigeni che ogni bambino aveva ricevuto con le vaccinazioni, sono stati usati i dati pubblicati, riassunti nella seguente tabella (cliccare per ingrandirla):
I ricercatori non hanno trovato nessun'associazione statisticamente significativa tra rischio di qualunque forma di autismo e vaccini,
né con la variazione del numero cumulativo di antigeni ricevuti nei primi due anni di vita,
né stratificando l'esposizione cumulativa agli antigeni delle vaccinazioni per età (dalla nascita a 3 mesi, dalla nascita a 7 mesi e dalla nascita a 2 anni)
né prendendo sotto esame il numero totale di antigeni ricevuti in un singolo giorno, stratificato negli stessi periodi della vita come detto al punto precedente.
né con l'aumento delle dosi del vaccino che contiene il vaccino anti-pertosse a cellule intere (che è quello che contiene molto più antigeni degli altri vaccini, cioè ca. 3000, vedi la tabella sopra)
Qualunque variante esaminata, il risultato era sempre lo stesso: nessun'associazione statisticamente significativa tra vaccino e autismo.
Questo studio si aggiunge ai tanti che sono stati pubblicati nell'ultimo decennio e che hanno chiaramente dimostrato che i vaccini non causano l'autismo. L'Institute of Medicine ha concluso che l'evidenza scientifica indica che non c'è nessun nesso causale tra le vaccinazioni e l'autismo.
Immunization Safety Review
Consiglio la lettura di questa serie di articoli scritti dal Dott. Salvo Di Grazia nel suo blog Medbunker
Autismus: Introduzione. Un'epidemia? (I parte)
I vaccini multipli sovraccaricano il sistema immunitario?
Nel mio blog, qui sulla destra, potete trovare diversi link che riportano ad articoli sul caso Wakefield.
Attinente al tema è anche il mio primo post della serie sui vaccini multipli:
I vaccini multipli sovraccaricano il sistema immunitario?
Calano gli antigeni nei vaccini quando apparentemente aumentano i casi dello spettro autistico. Solo questo dovrebbe far ragionare ma è un'altra evidenza che verrà gentilmente ignorata.
RispondiEliminaMi auguro che il nuovo DSM-V, il manuale diagnostico-statistico in uscita a maggio, riesca a far ordine nei criteri diagnostici e a ridurre le diagnosi errate.