"Il morbillo si dovrebbe chiamare morbONE!" mi disse il pediatra molti anni fa. Aveva proprio ragione, come vedremo.
Purtroppo molte persone sottovalutano questa malattia. Sembra che il fatto che colpisca soprattutto i bambini, sia segno che anche la malattia sia "piccola" e innocua come se fosse il bambino di malattie più serie e gravi. In realtà il motivo per cui nell'era pre-vaccinale il morbillo si manifestava quasi esclusivamente nei bambini, è semplicemente che è una delle malattie più contagiose che conosciamo. Perciò colpiva quasi tutti i suscettibili, che erano i bambini (perché gli adolescenti e gli adulti erano già immuni, avendola avuta a loro volta durante l'infanzia).
lunedì 23 settembre 2013
domenica 28 luglio 2013
La favola dei bambini "naturalmente" protetti dal tetano - 3° parte
Nella prima e seconda parte di questo articolo abbiamo conosciuto i motivi per cui gli esperti internazionali - basandosi su solide evidenze scientifiche - hanno indicato 0,1 UI/ml come soglia che rappresenta il limite di separazione tra «positività» e «negatività» del test per il tasso di anticorpi contro il tetano, se eseguito con il test ELISA classico. Ho dimostrato che il valore critico proposto da Eugenio Serravalle e Roberto Gava, cioè 0,01 UI/ml per lo stesso tipo di test è pericoloso perché da' un falso senso di sicurezza facendo credere a un'immunità che in realtà non c'è.
Finora abbiamo visto le caratteristiche intrinseche del test ELISA classico e sappiamo quindi dell'esistenza dei falsi negativi e dei falsi positivi. Ma allora come fa un medico, con in mano un risultato dell'esame degli anticorpi contro il tetano, leggermente sotto o sopra la soglia di 0,1 UI/ml, a sapere se ha di fronte un falso negativo o un falso positivo?
Se dicessi che non gli resta altro che lanciare una moneta o addirittura un dado, si alzerebbe - giustamente - un coro di proteste.
Quando un medico interpreta il risultato del laboratorio, non gli serve né un moneta né un dado, né delegherà ai suoi pazienti (o ai loro genitori se sono minorenni) l'interpretazione, indicando semplicemente un'anonima soglia limite.
Finora abbiamo visto le caratteristiche intrinseche del test ELISA classico e sappiamo quindi dell'esistenza dei falsi negativi e dei falsi positivi. Ma allora come fa un medico, con in mano un risultato dell'esame degli anticorpi contro il tetano, leggermente sotto o sopra la soglia di 0,1 UI/ml, a sapere se ha di fronte un falso negativo o un falso positivo?
Se dicessi che non gli resta altro che lanciare una moneta o addirittura un dado, si alzerebbe - giustamente - un coro di proteste.
Quando un medico interpreta il risultato del laboratorio, non gli serve né un moneta né un dado, né delegherà ai suoi pazienti (o ai loro genitori se sono minorenni) l'interpretazione, indicando semplicemente un'anonima soglia limite.
lunedì 24 giugno 2013
La favola dei bambini "naturalmente" protetti dal tetano - 2° parte
Nella prima parte di questo articolo ho spiegato il motivo principale per cui un tasso di anticorpi contro il tetano sotto 0,1 UI/ml (misurato con l'ELISA classico) non dovrebbe essere interpretato come protettivo, come purtroppo molti genitori contrari alle vaccinazioni fanno, perché l'hanno letto in qualche libro o sito che critica le vaccinazioni o sentito a una delle conferenze tenute da (sempre gli stessi) medici antivaccinisti.
Quando un qualsiasi medico di qualunque paese del mondo, prende in mano le analisi per il dosaggio degli anticorpi contro il tetano, fatte da un normale laboratorio con il test ELISA classico, e legge per esempio 0,02 UI/ml sa che molto probabilmente il paziente non è protetto dal tetano e consiglia vivamente di cominciare subito il ciclo primario che prevede 3 dosi più i successivi richiami per completare il ciclo vaccinale, seguendo le raccomandazioni internazionali. Questo è il procedimento corretto nel pieno rispetto delle leges artis. Ogni altra interpretazione sarebbe un grave errore medico che potrebbe mettere a rischio la salute o addirittura la vita del paziente. Con il tetano non si scherza davvero! Se poi il risultato si riferisce a un bambino mai vaccinato, non rimangono dubbi sul fatto che non è protetto.
Nella seconda parte di questo post conosceremo un altro motivo per la scelta di 0,1 UI/ml (nel test ELISA classico) come soglia che rappresenta il limite di separazione tra «positività» e «negatività» del test": i falsi positivi e i falsi negativi.
Quando un qualsiasi medico di qualunque paese del mondo, prende in mano le analisi per il dosaggio degli anticorpi contro il tetano, fatte da un normale laboratorio con il test ELISA classico, e legge per esempio 0,02 UI/ml sa che molto probabilmente il paziente non è protetto dal tetano e consiglia vivamente di cominciare subito il ciclo primario che prevede 3 dosi più i successivi richiami per completare il ciclo vaccinale, seguendo le raccomandazioni internazionali. Questo è il procedimento corretto nel pieno rispetto delle leges artis. Ogni altra interpretazione sarebbe un grave errore medico che potrebbe mettere a rischio la salute o addirittura la vita del paziente. Con il tetano non si scherza davvero! Se poi il risultato si riferisce a un bambino mai vaccinato, non rimangono dubbi sul fatto che non è protetto.
Nella seconda parte di questo post conosceremo un altro motivo per la scelta di 0,1 UI/ml (nel test ELISA classico) come soglia che rappresenta il limite di separazione tra «positività» e «negatività» del test": i falsi positivi e i falsi negativi.
venerdì 14 giugno 2013
La favola dei bambini "naturalmente" protetti dal tetano - 1°parte
C'era una volta...
Durante un incontro con i genitori, dal titolo "Vaccinazioni - tra luci e ombre", svoltosi nel febbraio 2008 a Modena, il dott. Eugenio Serravalle (pediatra e omeopata) ha detto:
"Una cosa brevemente sull'antitetanica però. Perché non è una malattia infettiva, quindi non ci si può contagiare così. Allora ci sono degli studi e io l'ho verificato su dei pazienti che hanno voluto fare questa cosa. Anche bambini mai vaccinati per il tetano hanno gli anticorpi per il tetano. A me è capitato di farlo su 20 pazienti che seguo e tutti e venti hanno gli anticorpi contro il tetano. Perché? Il tasso è protettivo. Bimbi di un anno. Allora come faccio a sapere che il vaccino è efficace e non è l'immunità naturale ad essere efficace contro la malattia?"A parte il fatto che il tetano è invece una malattia infettiva (non contagiosa), questa affermazione mi aveva molto incuriosita, perché non riuscivo a immaginare come sia possibile che abbiano trovato anticorpi a livello protettivo in bambini mai vaccinati contro il tetano. Sul treno di ritorno a casa riflettevo su questa cosa. Che fossero ancora delle piccolissime rimanenze di anticorpi materni? Possibilissimo - visto che si trattava di bambini di un anno - ma comunque non a livelli protettivi. Quale concentrazione di anticorpi era stata trovata? Quali tipi di test di laboratorio saranno stati usati?
venerdì 17 maggio 2013
Il vaccino MPR (morbillo - parotite - rosolia) non aumenta il rischio di infezioni
Il morbillo causa una immunodepressione che può durare anche qualche mese perché il virus attacca e distrugge, fra l'altro, anche alcuni tipi di cellule del sistema immunitario.
I virus nel vaccino MPR sono "vivi" ma attenuati, cioè sottoposti ad un procedimento che li rende incapaci di nuocere. Non sono più in grado di provocare la malattia ma riescono a sollecitare una risposta immunitaria. Si formano gli anticorpi (immunità umorale) e anche una memoria immunitaria (immunità cellulare) che protegge probabilmente per tutta la vita (lo sapremo con sicurezza solo quando i primi che sono stati vaccinati, all'inizio degli anni 60, avranno ca. 90 anni). Il livello di anticorpi scende con il trascorrere del tempo ma di solito, in caso di contatto con il virus selvaggio, entro pochi giorni si formano miliardi di nuovi anticorpi - grazie alla memoria immunitaria - che eliminano i virus prima che questi riescano a fare danni.
I virus nel vaccino MPR sono "vivi" ma attenuati, cioè sottoposti ad un procedimento che li rende incapaci di nuocere. Non sono più in grado di provocare la malattia ma riescono a sollecitare una risposta immunitaria. Si formano gli anticorpi (immunità umorale) e anche una memoria immunitaria (immunità cellulare) che protegge probabilmente per tutta la vita (lo sapremo con sicurezza solo quando i primi che sono stati vaccinati, all'inizio degli anni 60, avranno ca. 90 anni). Il livello di anticorpi scende con il trascorrere del tempo ma di solito, in caso di contatto con il virus selvaggio, entro pochi giorni si formano miliardi di nuovi anticorpi - grazie alla memoria immunitaria - che eliminano i virus prima che questi riescano a fare danni.
mercoledì 17 aprile 2013
I vaccini multipli indeboliscono il sistema immunitario?
Uno dei tanti pseudo-argomenti con cui i genitori vengono confrontati, quando cercano informazioni con Google, è che i bambini vaccinati si ammalano più spesso, "perché i vaccini indeboliscono il sistema immunitario". Quante volte ho letto di mamme che raccontano nei forum e su facebook che i loro figli non vaccinati non si ammalano quasi mai mentre tutti i bambini vaccinati del vicinato, dei parenti e conoscenti sono costantemente malati.
E' essenziale comprendere che le esperienze personali possono essere facilmente distorte. Generalmente questo succede perché c'è una specie di "conflitto d'interesse": si tende a notare e accettare solo quello che corrisponde alla propria convinzione. Si notano prevalentemente i casi che confermano che la propria decisione sia quella giusta: ci tranquillizzano e ci rimangono impressi nella mente con più facilità. Questo fenomeno si chiama bias di conferma.
E' essenziale comprendere che le esperienze personali possono essere facilmente distorte. Generalmente questo succede perché c'è una specie di "conflitto d'interesse": si tende a notare e accettare solo quello che corrisponde alla propria convinzione. Si notano prevalentemente i casi che confermano che la propria decisione sia quella giusta: ci tranquillizzano e ci rimangono impressi nella mente con più facilità. Questo fenomeno si chiama bias di conferma.
sabato 6 aprile 2013
Autismo: Lettera del Prof. Bonanni alla redazione di "Le invasioni barbariche" riguardo alla trasmissione del 27 marzo 2013
Il Prof. Paolo Bonanni, Ordinario di Igiene dell'Università degli Studi di Firenze, Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Dipartimento di Scienze della Salute, ha inviato la seguente lettera alla redazione del programma "Le Invasioni Barbariche" di La7 in riferimento alla trasmissione del 27 marzo 2013 che pubblico con il suo permesso.
Gentile Dr.ssa Bignardi e gentile Redazione,
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