domenica 9 gennaio 2011

Il morbillo nel primo anno di vita - gli anticorpi materni

Questa è la seconda parte dell'articolo sul morbillo nel primo anno di vita. La prima parte è "Il morbillo nel primo anno di vita - l'incidenza".

Negli ultimi mesi prima della nascita la madre trasmette al bambino gli anticorpi per la maggior parte delle malattie che lei ha avuto fino a quel momento o contro cui è stata vaccinata. In questo modo il bambino è protetto nei primi mesi di vita.

Il livello di anticorpi materni contro il morbillo che il bambino riceve è più basso se la madre era stata vaccinata rispetto a quello che viene trasmesso se la madre aveva avuto il morbillo.

Questo fatto è per gli antivaccinisti uno degli argomenti con cui cercano di convincere i genitori di non far vaccinare i propri bambini.

Vediamo ora la parte della citazione dal libro "Bambini supervaccinati" del dott. Serravalle  che avevo tagliato nella prima parte di questo articolo "Il morbillo nel primo anno di vita - l'incidenza":



Confrontando il livello di anticorpi contro il morbillo in lattanti le cui madri avevano avuto la malattia naturale con quelli di lattanti le cui madri erano state vaccinate, è evidente la differenza. A 8 mesi di età, il 49% dei bambini nati da madri che avevano avuto la malattia naturale, presentava ancora anticorpi, contro il 15% dei bimbi nati da madri vaccinate. (1)


Un altro studio ha constatato che il livello anticorpale nelle donne vaccinate è la metà di quello che si registra dopo il superamento dell’infezione naturale.(2)(3)


(1)Serres GD, Jolyf JR, M B, Boulianne N. Passive immunity against measles during the first 8 months of life of infants born to vaccinated mothers or to mothers who sustained measles. Science. 1997;15(6):620-623.


(2)Nates S.V., Giordano M.O. et al., Loss of maternally derived measles immunity in Argentinian
infants, “Pediatr Infect Dis” 1998;17:313-6.


(3)Nates S.V., Cumino A. et al., Measles antibody in pregnant Argentinian women relative to vaccine-induced immunity and natural infection, “Pediatr Infect Dis” 1999;18:937-39.
Il dott. Serravalle scrive quindi che "A 8 mesi di età, il 49% dei bambini nati da madri che avevano avuto la malattia naturale, presentava ancora anticorpi, contro il 15% dei bimbi nati da madri vaccinate"

e come riferimento indica "Passive immunity against measles during the first 8 months of life of infants born to vaccinated mothers or to mothers who sustained measles"

Vorrei far notare alcune cose:


1) Questo studio non dice che a 8 mesi il 49% e il 15%, rispettivamente, si è trovato un livello protettivo di anticorpi, ma solo che erano ancora rilevabili. Per essere precisi, nei bambini di madri che avevano avuto il morbillo 5 GMTs (alla nascita erano 175) e in quelli di madri vaccinate 3 GMTS (alla nasciata erano 96).



2) Da notare è che anche nei bambini di madri vaccinate, il 51% non aveva più anticorpi rilevabili a 8 mesi, quindi più della metà di loro non era più protetta per alcuni mesi prima della vaccinazione.


3) Gli autori dello studio hanno trovato una differenza di 1,5 mesi, cioè i bambini nati da madri vaccinate perdevano gli anticorpi un mese e mezzo prima di quelli di madri che avevano avuto il morbillo. Si spiegano questa piccola differenza con il fatto che probabilmente le madri vaccinate avevano avuto contatto con il virus del morbillo che gli è servito come booster naturale e suppongono che in paesi come gli USA dove il virus non circola più, la differenza potrebbe essere più grande di 1,5 mesi. Ma rimane comunque il fatto che anche i bambini delle madri che avevano avuto la malattia erano a rischio di morbillo a partire da alcuni mesi prima della vaccinazione. Questo viene anche confermato dai dati epidemiologici che avevo riportati nella prima parte dell'articolo.



Se si fa una ricerca su Pubmed si trovano molti studi che indagano su questo problema. Ma lo scopo non è quello di convincersi che il vaccino è dannoso perché i bambini di madri vaccinate ricevono meno anticorpi.


Queste ricerche si fanno invece per trovare l'età ottimale in cui vaccinare i bambini piccoli!

Nei primi sei mesi e per un po' anche nel secondo semestre il sistema immunitario dei bambini non è ancora in grado di sviluppare una buona immunità in risposta a questo tipo di vaccino e gli anticopri materni distruggerebbero immediatamente i virus attenuati del vaccino. Nel secondo semestre il motivo principale per l'insuccesso della vaccinazione è l'interferenza degli anticorpi materni e inoltre per un po' influisce ancora l'immaturità del sistema immunitario.

In pratica,  anche quando il livello di questi anticorpi non è più abbastanza alto da proteggere dalla malattia, è abbastanza alto da rendere inefficace il vaccino. Se si vaccinassero tutti i bambini in questo periodo di transizione, una certa percentuale di loro non svilupperebbe nessuna immunità. Questo è il motivo per cui si raccomanda la prima vaccinazione tra 12 e 15 mesi. A quest'età solo ca. il 5% dei vaccinati fa parte dei non risponder. E questo è anche il motivo per cui si fa una seconda dose più tardi, perché nel frattempo quasi tutti quelli che a 12-15 mesi erano stati vaccinati senza successo, sviluppano un'immunità dopo aver ricevuto la seconda dose. Con questa strategia si protegge ca. il 99% dei bambini. Infatti è molto raro che in un'epidemia si ammalano persone che erano state vaccinate due volte contro il morbillo. Sono quel 1% di non-responder. Anche loro sono protetti dal vaccino, in modo indiretto - ma solo se la copertura della vaccinazione è molto alta (95% e più) perché così il virus non può circolare. Infatti i vaccini hanno una duplice efficacia. Quella della protezione individuale e quella della protezione della popolazione. Entrambi sono importanti proprio perché nessun vaccino può offrire una protezione del 100% al singolo, ma se praticamente tutti sono vaccinati, la protezione si estende indirettamente anche alle persone che non sono immuni (i non-responder, quelli che non possono essere vaccinati a causa di una controindicazione, quelli che non vengono vaccinati perchè i genitori si rifiutano a proteggerli, quelli che sono ancora troppo piccoli per il vaccino etc.)

Uno potrebbe obiettare: ma allora perché non si vaccinano tutti i bambini più tardi, quando è sicuro che  hanno perso gli anticorpi materni e potranno essere vaccinati con successo? In questo modo basterebbe una sola dose.

Si, si potrebbe anche fare così, solo che c'è lo svantaggio che ci sarebbe costantemente un grande numero di bambini suscettibili e molti si ammalerebbero prima di arrivare alla data della vaccinazione. Sarebbe una strategia vaccinale rischiosa.


Visto che la situazione epidemiologica e anche altri parametri variano da paese a paese, anche la migliore età della vaccinazione dev'essere adattata a quella precisa situazione. Quando in una popolazione le madri vaccinate diventano la maggioranza, l'età della prima dose di vaccino MPR (morbillo parotite rosolia) viene abbassata perché gli anticorpi sono consumati prima e non ostacolano quindi la vaccinazione.  Nei paesi dove c'è un'alta incidenza di casi di morbillo e dove i bambini sono a maggior rischio di morte da morbillo non si può aspettare che i bambini raggiungono l'età in cui la maggior parte di loro può essere vaccinato con successo perché molti non arriverebbero vivi a quel momento. In questi paesi si comincia la vaccinazione di solito a 9 mesi e in caso di un'epidemia in atto già a 6 mesi.

Per esempio nel 1997 la Staendige Impfkommission (STIKO) del Robert Koch Institut (RKI) ha abbassato l'età della prima dose antimorbillo con la seguente spiegazione:

Il 12° mese di vita è stato scelto per la prima dose del vaccino contro il morbillo (come vaccino MPR) anche per il fatto che la percentuale delle madri che hanno avuto il morbillo è in declino. La quantità degli anticorpi che vengono trasmessi per via transplacentare al bambino è più bassa rispetto a quelli delle madri che hanno avuto il morbillo, e alla fine del primo anno di vita sono scesi ad un livello che non ostacola la riuscita della vaccinazione.

Fonte: Beilage zum Epidemiologischen Bulletin 20/97 "Hinweise zur Neufassung der Impfempfehlungen Staendige Impfkommission (STIKO)"

La STIKO è la Commissione nazionale vaccini, responsabile per la strategia vaccinale in Germania.


Cosa succederebbe se molti non facessero più vaccinare i propri figli contro il morbillo? Il virus troverebbe più terreno per moltiplicarsi e causerebbe la malattia, complicazioni più o meno gravi e la morte anche in bambini nel primo anno di vita che non hanno ancora raggiunto l'età in cui potranno essere vaccinati. Come abbiamo visto nel presente articolo e nella prima parte, potranno essere colpiti sia i bambini di madri vaccinate sia quelli le cui madri avevano avuto il morbillo. Da considerare è anche il fatto che con i mezzi moderni della medicina sempre più bambini prematuri riescono a sopravvivere. I prematuri ricevono molto meno anticorpi materni prima della nascita perché questi vengono trasmessi soprattutto nell'ultima parte della gravidanza.


Finché però ci sono pediatri che rispondono come segue nei propri forum per le mamme, continueremo purtroppo a vedere casi di morbillo (e anche le conseguenze permanenti più gravi di questa malattia, come l'encefalite, la panencefalite sclerosante subacuta e la morte)


Gentile dottore,
nella scuola di mia figlia (6 anni) c'è un caso di morbillo. Mi preoccupa il fatto che ho un'altra bambina di 1 anno. Corre qualche pericolo se la sorella maggiore dovesse essere colpita e trasmetterle la malattia?
Entrambe non sono vaccinate.
Grazie, 

Risposta del pediatra Stefano Tasca:

Non è peste bubbonica, stia serena...  Non accadrà assolutamente nulla

30 commenti:

  1. Ti ho segnalato l'ottimo articolo di Roberto Gava in cui conti alla mano dimostra come la vaccinazione contro il morbillo è più rischiosa.

    http://www.informasalus.it/it/articoli/epidemia-morbillo-trentino-gava.php

    Il pediatra Tasca ha perfettamente ragione il morbillo non è la peste bubbonica. Il morbillo come riportato nel sito

    http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/morbillo.asp

    "Le complicazioni sono relativamente rare... Si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse."

    Difendere i vaccini è un conto ma considerando che l'MMR non è obbligatorio sarebbe più opportuno dare una informazione ESAUSTIVA e non di parte e lasciar decidere ai genitori senza fare tutto questo terrorismo psicologico.

    Saluti.

    Giovanna

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  2. Ciao Gianna,

    Grazie dei tuoi commenti.

    Conosco l'articolo di Gava. E' disinformazione pura. Hai letto tutti gli articoli che ho scritto finora sul tema morbillo? Ne seguiranno altri, anche sulla sicurezza del vaccino.

    E' vero che il morbillo è relativamente benigna, ma solo relativamente. Nei paesi industrializzati 1 su mille casi segnalati sviluppa un'encefalite che può portare alla morte o a un grave danno cerebrale permanente. 1 su 1000 casi di morbillo segnalati muore. Anche bambini o adulti sani possono morire di morbillo. Nessuno può sapere a priori chi sarà. Se tu avessi un neonato o un bambino immunocompresso, saresti contenta se qualcuno gli attaccasse il morbillo?

    A me risulta che in Italia ci sono dei neonati, a te no?

    E che ne dici del rischio di panencefalite sclerosante subacuta? Il rischio di sviluppare questa malattia che è sempre mortale è più alto nei bambini da 0 a 2 anni.

    Si tratta di morti PREVENIBILI con un vaccino sicuro e efficace (ci vuole 2 dosi).

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  3. Ciao Ulrike,
    se il mio bambino fosse Immunocompromesso il vaccino lo potrebbe danneggiare del tutto esattamente come è avvenuto per i figli di Giorgio Tremanete che io credo tu conosci.

    Per quale ragione Gava fa disinformazione pura? Esattamente come fai tu lui cita dei riferimenti per tirare fuori quei dati. Non capisco come mai se il tuo approccio alla informazione si basa sui riferimenti scientifici è corretta se lo fa lui non è corretta.

    Ciao

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  4. Infatti, se tu avessi un bambino immunocompromesso, avrebbe una controindicazione per il vaccino anti-morbillo e la sua vita dipenderebbe dal fatto che gli altri bambini sono vaccinati. Era questo che intendevo.

    La domanda la dovresti fare a Gava, io non ne ho la più pallida idea.

    Mi potresti per favore fare un esempio concreto? Cioè prendi uno dei temi che io ho trattato finora riguardo il morbillo e poi mi spieghi esattamente - con l'aiuto dell'articolo di Gava - dove e perché ho sbagliato.

    Con affermazioni generiche non riesco a capire il nocciolo della tua critica. Vai nei dettagli, per favore. Se ci sono degli errori nei miei articoli o nel mio ragionamento, sono contenta se qualcuno mi corregge.

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  5. Ciao Ulrike,
    nei tuoi post(usando i riferimenti) non c'è nulla di sbagliato esattamente come fa Gava nei suoi post (usando sempre i riferimenti). Il fatto è che lui a conti fatti sostiene che oggi come oggi è più un rischio vaccinare. Io non sto dicendo che uno dei due è in errore con le argomentazioni che porta avanti ma a vedere dentro i "numeri" nel rapporto rischio/beneficio il beneficio è inferiore. Quindi in quello che tu scrivi io non ci trovo nulla di male. Ti invito (se hai tempo e voglia) a rifare i "calcoli" dal tuo punto di vista e cercare di calcolare il rapporto e verificare se dal tuo punto di vista la vaccinazione è ancora un beneficio. Dal mio punto di vista (come genitore) andare a spulciare tutto quello che dice Serravalle è quasi inutile in quanto di pubblicazioni che parlano bene o male dei vaccini c'è ne sono tantissimi. Occupandomi da circa 1 anno dei vaccini mi ritrovo un giorno con una pubblicazione che parla bene dei vaccini ed il giorno dopo con una che ne parla male. Allora quello che un genitore vuole sapere, conti alla mano mi conviene oppure no vaccinare?...ripeto conti alla mano recenti e non scavando nel passato e dimostrando che i vaccini quando non c'erano causavano conseguenze terribili.

    Ciao e scusa per il tono un pò polemico ma non voluto.

    Spero di essermi spiegato.

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  6. Così non arriviamo a niente. Devi diventare più concreto. Fammi un esempio dei conti che tu personalmente hai fatto.

    Il passato è importante perché solo dal passato possiamo imparare, non dal futuro. Se ignori il passato, come fai a confrontare i rischi e come fai a prendere decisioni per il futuro?

    Inoltre per quanto riguarda il morbillo, abbiamo anche oggi degli esempi del rischio concreto della malattia. Rileggiti i miei post, soprattutto quello sulla panencefalite sclerosante acuta che è una conseguenza diretta dall'infezione con il virus del morbillo.

    Per fortuna oggi le complicanze del morbillo sono diminuiti per il fatto che la maggioranza dei bambini è vaccinata. Senza il vaccino avremmo nuovamente ogni anno diversi morti per morbillo. E' proprio questo che Vuoi? Anche se tuo figlio/o tua figlia non moiono di morbillo e non sviluppano un'encefalite, possono infettare qualche altro bambino che poi ne muore. Te la senti di accollarti questa responsabilità?

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  7. Ciao,
    infatti credo proprio che non arriviamo a nulla oppure credo di non essermi spiegata. Io penso che il post di Gava abbia il merito di aver determinato il rapporto rischio beneficio nel caso della vaccinazione MMR. Perchè questa non la definisci coerenza? Dal mio punto di vista è estremamente coerente e pragmatico quell'interveno perchè mi dice oggi come oggi cosa conviene fare fermo restanto che il morbillo sia una malattia a volte pericolosa.
    Cosa ci vedi di sbagliato in quel post? Sei stata brava a fare le pulci a Serravalle ti invito (ma non perchè ti sfido) a fare le pulci a quell'intervento ed confrontare i tuoi risultati. Io li troverei estremante interessanti. Oppure se ritieni che sia inutile determinare questo rapporto spiegami per quale ragione non lo ritieni significativo. Il semplice fatto che dal tuo punto di vista il vaccino MMR causi raramente una reazione avversa questo non giustifica in ogni casa una pratica comunque medica che ha dei costi economici ed a volte dei rischi. Diversamente dovremmo continuare a vaccinarci contro il vaiolo perché in fondo è "sicuro" e quindi male non può farci. Non so se ho reso l'idea.

    Ciao.

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  8. Se tu basi la tua decisione sull'articolo di Gava, la basi su informazioni che non corrispondono alla realtà. Non so di quale planeta parli Gava, ma è evidente che non riguarda il pianeta terra.

    Visto però che tu e tuo figlio o tua figlia vivete sulla terra, sarebbe meglio basare la decisione sui fatti reali di questo pianeta e non di qualche pianeta sconosciuto che esiste solo nella testa di qualcuno.

    Se leggi tutti gli articoli che ho scritto finora, vedrai che ho già dimostrato la falsità di diversi degli argomenti che si trovano anche nell'articolo di Gava. Per smascherare tutte le dicerie che circolano sul morbillo e sul vaccino antimorbillo ci vuole tempo. Ma non ti preoccupare, scriverò altri post e esaminerò con cura una diceria dopo l'altra.

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  9. Va bene allora aspetto con impazienza le smentite all'articolo di Gava perchè effettivamente mi sembra dal tuo attegiamento che solo tu sai interpretare i riferimenti scientifici ed i dati. In tutta onestà ti dico che su Serravalle hai fatto un ottimo lavoro e mi complimento. Ma su Gava non capisco per quale ragione ti ostini senza rispondere sul merito delle sue osservazioni a pretendere che siano infondate nonostante lui CITI le sue fonti come fa tu. Devo presumere che la sua interpretazione di quei riferimento è fatta male o in malafede???

    Allora aspetterò con impazienza una tua risposta a quel post e sicuramente mi farò risentire.

    Ciao e grazie.

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  10. Io non mi ostino, ma ti ho chiesto varie volte di farmi un esempio concreto di che cosa non ti convince se confronti quello che dice Gava e quello che ho spiegato io. Ma finora ho sentito solo frasi generalizzati, quindi così non ti posso aiutare.

    Se hai letto tutti i miei articoli sul morbillo in questo blog, dovresti aver visto che diversi punti da lui sollevati, li ho già smentiti
    perché sono gli stessi che usa anche Serravalle e tutti gli antivaccinisti che conosco. Non posso scrivere un posto separato sullo stesso tema per ciascun anti-vaccinisti. Sarebbe un lavoro senza fine.

    Perché non controlli tu le fonti originali che Gava cita e poi fai lo stesso con quelle che ho trattato io. Io al momento sto preparando il prossimo post che ha un tema diverso. Quindi per il momento non ho tempo di occuparmi dell'articolo da te segnalato. Lo farò più in la.

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  11. Nel blog di un antivaccinista tedesco un commentatore (purtroppo anonimo) ha scritto il seguente test, che trovo molto azzeccato:

    Today, the spectrum of antivaccinationists ranges from people who are simply ignorant about science (or “innumerate” — unable to understand and incorporate concepts of risk and probability into science-grounded decision making) to a radical fringe element who use deliberate mistruths, intimidation, falsified data, and threats of violence in efforts to prevent the use of vaccines and to silence critics. Antivaccinationists tend toward complete mistrust of government and manufacturers, conspiratorial thinking, denialism, low cognitive complexity in thinking patterns, reasoning flaws, and a habit of substituting emotional anecdotes for data.5 Their efforts have had disruptive and costly effects, including damage to individual and community well-being from outbreaks of previously controlled diseases, withdrawal of vaccine manufacturers from the market, compromising of national security (in the case of anthrax and smallpox vaccines), and lost productivity.
    Gregory A. Poland, M.D., and Robert M. Jacobson, M.D.
    N Engl J Med 2011; 364:97-99
    7. Januar 2011 18:21

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  12. Io invece ti riporto l'intervento di un epidemiologo di fama mondiale come Tom Jefferson che non credo sia ne un ignorante ne un cospirazionista e che discute dell'inutilità dei vaccini anti-influenzali

    http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,637119,00.html

    Ovviamente le sue revisioni sistematiche pubblicate anche sul BMJ sono viste dagli estremisti vaccinisti come "non pervenute" ignorandole del tutto nonostante il lavoro immane di andarsi a leggere e studiare TUTTE le pubblicazioni e non solo quelle che uno ritiene più opportuno. Anche sul vaccino MMR una revisione sistematica di Tom Jefferson segnalava che tra tutti gli articoli, gli studi sulla sicurezza erano largamente insufficienti.

    Due pesi due misure.

    Marco

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  13. Non ce bisogno che mi segnali l'articolo nella rivista Spiegel. Ne ho parlato nel primissimo post di questo blog:

    http://vaccinarsi.blogspot.com/2009/11/loms-e-la-definizione-di-pandemia.html

    Su Jefferson ho trovato molto azzeccato questo articolo su http://scienceblogs.com/effectmeasure/2009/10/journalists_sink_in_the_atlant.php:

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  14. Come sempre rispondi prendendo la tangente e non focalizzando la tua attenzione sull'osservazione. Non ho messo in discussione la definizione di pandemia ma che la revisione sistematica di Jefferon evidenzia che il vaccino anti-influenzale sia inutile. Non c'è una beneficio significativo.

    Considerando quello che invece è scritto nel secondo link, alla luce della presunta pandemia del 2010 che non è stata così drammatica come si prospettava, Jefferson aveva più che ragione nel ritenerla una bufala. Non lo dico io ma i fatti gli hanno dato ragione. Evidentemente le sue revisioni sistematiche hanno colto nel segno. Ti faccio notare che nel sito attentiallebufale in maniera provocatoria c'è un nuovo contatore ;-)

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  15. Jefferson ha torto quando dice che il vaccino antinfluenzale non è efficace. E' meno efficace negli anziani e questo è risaputo da anni, infatto poi è stato sviluppato un vaccino rafforzato per loro. Comunque anche se il vaccino antifluenzale è meno efficace negli anziani, riduce la mortalità. Attualmente non ci sono mezzi migliori a disposizione e tutti vorremmo che ci fosse un vaccino più efficace per gli anziani.

    Negli adulti ha un'efficacia tra 70 e 90%, se i ceppi nel vaccino corrispondono. E se non corrispondono ci può essere comunque una protezione parziale.

    Il vaccino anti-influenzale viene usato da più di 60 anni e a suo tempo non ci sono ancora stati tutti questi studi sofisticati di oggi. Ora sarebbe molto poco etico fare uno studio controllato con placebo con gli anziani per contare quanti moiono senza il vaccino. Ma è proprio questo che chiedono quelli che si lamentano che non ci sono abbastanza studi sul vaccino antiinfluenzale.

    Se ci fosse oggi un Cochrane Review sul vaccino antivaiolo risulterebbe anche questo "inefficace" per mancanza di studi RCT (trial clinici randomizzati). Eppure con questo vaccino il vaiolo è stato eradicato. Anche per il vaccino antirabbia non ci sono studi RCT. Chi farebbe uno studio così con una malattia come la rabbia con una mortalità del 100%? Ci sono tanti interventi medici per cui non esiste questo tipo di studi, perché sarebbe poco etico.

    Sono d'accordo con questo intervento di Giovanni Gallo: http://www.epicentro.iss.it/discussioni/antinfluenzale/gallo.asp

    Per quelli che sono contrari al vaccino antifluenzale perché non ha un'ottima efficacia: quanto è efficace contro l'influenza allora il non vaccinarsi?

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  16. Per quanto riguarda la "bufala" anche qui i fatti non hanno dato ragione a Jefferson e a tutti quelli che la pensano come lui.

    Ma purtroppo ci sono ancora un sacco di ignoranti in giro che non riescono a capire che cosa è una pandemia. Per fortuna la pandemia dell'influenza A/H1N1 2009 non era grave, ma poteva esserla stata e questo nessuno al mondo poteva saperlo prima. Dopo lo sanno tutti, anche il cane dei vicini.

    Quelli che "lo sapevano" già prima, hanno solo avuto la fortuna di aver indovinato. Non era difficile, è come se uno dice prima della nascita di un bambino che sarà un maschio e poi è veramente un maschio. Allora quello è veramente bravo, ad averlo "saputo" già prima... Complimenti!

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  17. Marco: "Anche sul vaccino MMR una revisione sistematica di Tom Jefferson segnalava che tra tutti gli articoli, gli studi sulla sicurezza erano largamente insufficienti."

    Questo succede quando si legge solo l'abstract degli studi invece del testo integrale.

    Gli autori spiegano il motivo della difficoltà per fare studi RCT sull'efficacia e sulla sicurezza del vaccino MMR.

    Poi concludono:
    La prova più grande per la sicurezza del vaccino MPR è forse il suo uso pressochè universale. La valutazione non può essere separata dalla sua efficiacia e dall'importanza delle malattie bersaglio. Come tale, il vaccino MPR
    rimane un importante intervento di prevenzione a livello mondiale.

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  18. Comunque anche se il vaccino antifluenzale è meno efficace negli anziani, riduce la mortalità.

    Ti riporto quanto dice Tom Jefferson: ""Fino a quando non saranno disponibili ulteriori prove, è difficile trarre conclusioni chiare e affidabili riguardo l'efficacia dei vaccini anti-influenzali negli anziani. E' quindi necessario affiancare alle campagne vaccinali altri interventi, anche banali, quali l'attenzione alla cura dell'igiene personale", con l'invito per esempio a lavarsi spesso le mani "e a un adeguato consumo di cibo e acqua. Nel frattempo sarebbe auspicabile condurre alcuni studi rigorosi, finanziati pubblicamente e condotti in diverse stagioni per risolvere le incertezze nelle quali ora ci troviamo."

    Ovvero ti sta dicendo è meglio se ti lavi pure le mani piuttosto che fare solo e affidamento sul vaccino. Inoltre l'ultima frase è sostanziale. Servono ricerche indipendenti e pubbliche e non finanziate dalla industria farmaceutica. Inoltre molti confondono sindrome influenzale, influenza e raffredore che è tipico di accademici prezzolati.

    Per quanto riguarda la "bufala" anche qui i fatti non hanno dato ragione a Jefferson e a tutti quelli che la pensano come lui.

    Non credo affatto che un epidemiologo di questo spessore per fare dichiarazioni del genere abbia lanciato la moneta in aria e si sia buttato ad indovinare. Ragionando in questo modo non fai altro che utilizzare gli stessi approcci del complottisti anti-vaccinisti. Jefferson ha fatto queste dichiarazione basandosi sulle migliori evidenze disponibili. Quindi lui non si è inventato nulla. Forse non ti è chiaro che Jefferson utilizza lo stesso approccio tuo, ovvero EBM, per trarre le sue conclusioni. Quindi se lo critichi stai criticando la EBM. Sinceramente la tua posizione a questo punto mi sembra davvero presuntuosa. Se pensi di essere nel giusto fai tu una revisione, sottometti un paper al BMJ e vediamo che cosa ti dicono. E' troppo comoda la tua posizione.

    In bocca al lupo!

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  19. Come vedi in UK hanno finalmente deciso di non includere i bambini sotto i 5 anni nei programmi di vaccinazione con l'influenza. Tom Jefferson è servito a qualcosa.

    http://www.bbc.co.uk/news/uk-12085345

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  20. E questa madre la cui figlia di 3 anni (in precedenza sana) è morta per l'influenza accusa il governo per questa scelta:

    http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-birmingham-12172690

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  21. E' con questo cosa vuoi dire? E' queste invece?

    http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/INFLUENZA-A-185-REAZIONI-AVVERSE-AL-VACCINO-14-GRAVI/news-dettaglio/3735391

    Visto che usi tanto la letteratura scientifica dovresti sapere che la medicina non considera un caso singolo come una prova evidente del fatto che un intervento medico possa dare un vantaggio o meno. Provo una dolore immenso per quella bimba e la sua madre e provo un dolore immenso anche per le reazioni avverse a cui ogni anno vanno soggetti i bambini piccoli a causa dell'inutile vaccino anti-influenzale che provoca Ormai è opinione diffusa che il vaccino anti-influenzale per i bambini è inefficace.

    Da queste risposte deduco sempre di più che sei semplicemente di parte :-)

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  22. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  23. Le reazioni avverse segnalati DOPO un vaccino con la farmacovigilanza non si devono usare come se ci fosse sicuramente una correlazione causale. Viene raccolto tutto quello che succede DOPO un vaccino, non necessariamente A CAUSA del vaccino. Se si facesse una raccolta di segnalazioni a partire da un mese PRIMA di un vaccino, la lista sarebbe molto simile. E' assolutamente inaccettabile che gli antivaccinisti usano regolarmente questi dati come se ci fosse la prova che sono tutti "danni da vaccino".

    A porposito del vaccino antinfluenzale, sai almeno che cosa dice il Cochrane review davvero? O ripeti solo quello che hai sentito dire?

    Il Cochrane review dice:

    Authors' conclusions

    Influenza vaccines are efficacious in children older than two but little evidence is available for children under two.

    Traduzione:
    I vaccini antifluenzale sono efficaci nei bambini più grandi di 2 anni, ma poche evidenze sono disponibili per bambini sotto i due anni.

    Vaccines for preventing influenza in healthy children

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  24. Anonimo: Da queste risposte deduco sempre di più che sei semplicemente di parte :-)

    Certo che sono di parte, sono dalla parte dei bambini. Difendo la loro salute, promuovendo l'allattamento e le vaccinazioni, entrambi importanti per loro.

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  25. Un aggiornamento della Cochrane Collaboration Study sull'inutilità dei vaccini anti-influenzali.

    http://gaia-health.com/articles301/000345-no-value-any-influenza-vaccine.shtml

    Copio ed incollo.

    "...industry funded studies were published in more prestigious journals and cited more than other studies..."

    "...reliable evidence on influenza vaccines is thin..."

    "...there is evidence of widespread manipulation of conclusions..."

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  26. Io ho più fiducia della valutazione dell'OMS:

    The most effective way to prevent the disease or severe outcomes from the illness is vaccination. Safe and effective vaccines have been available and used for more than 60 years. Among healthy adults, influenza vaccine can prevent 70% to 90% of influenza-specific illness. Among the elderly, the vaccine reduces severe illnesses and complications by up to 60%, and deaths by 80%.

    Traduzione:
    Il modo più efficace per prevenire la malattia o gli esiti gravi è la vaccinazione. Vaccini sicuri ed efficaci sono disponibili e utilizzati da più di 60 anni. Tra gli adulti sani, il vaccino antinfluenzale può prevenire l'influenza dal 70% al 90%. Tra gli anziani, il vaccino riduce il decorso grave della malattia e le complicanze fino al 60%, i decessi del 80%.
    Fact sheet

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  27. Ed è qui che io non capisco i tuoi modi. Il tuo approccio o è basato sulla EBM oppure no. Ovvero o ti fidi delle ricerche fatte a regola d'arte di quelle valutate da Jefferon e quindi ti fidi oppure dimostri di essere irragionavele tanto quanto i fanatici anti-vaccinisti. Non puoi usare gli studi e le raccomandazioni che mostrano solo quello che vuoi.

    Allora ti chiedo. L'OMS su quali prove scientifiche basa le proprie raccomandazioni? Le direttive mica si basano solo sulle industrie farmaceutiche?? Avranno delle ricerche su cui fanno riferimento? Sono indipendenti? Sono studi svolti correttamente?

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  28. Sempre sui vaccini ti segnalo un studio recente sui rischi del vaccino PCV-7.

    http://www.gaia-health.com/articles251/000298-vaccine-pushed-on-infants-causes-drug-resistant-pneumonia.shtml

    Io come sempre continuo a pensare che stiamo scambiando malattie non più gravi del secolo scorso con nuove patologie indotte dai vaccini.

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  29. Ciao Anonimo,

    Per quanto riguarda la tua domanda delle 16:15

    Sai, i complottismi non fanno per me.

    Jefferson viene criticato da molti esperti perché poggia le sue revisioni soprattutto su un particolare tipo di studi: randomizzati e controllati con placebo. Ma se ci si concentra principalmente su questi dati, ignorando tutti gli altri tipi di studi, si vede solo una frazione dell'insieme.

    Come ti ho già spiegato un'altra volta, il vaccino antifluenzale è in uso da più di 60 anni e a quei tempi non c'erano ancora gli studi sofisticati che ci sono oggi. Il vaccino antifluenzale è efficace e sicuro e questo è un dato che si è visto in questi 60 anni, anche se gli studi non erano della qualità di quelli odierni.

    Ti invito a leggere il seguente commento di due esperti del CDC Europa in risposta all'articolo di Jefferson nel BMJ nel 2006:

    Evidence hunters versus public health workers
    Angus Nicoll, Seconded National Expert
    Pier Luigi Lopalco and Johan Giesecke
    European Centre for Disease Prevention and Control

    Considero anche il fatto che l'OMS segue con grande attenzione l'andamento dell'influenza e il vaccino antinfluenzale, già durante il suo sviluppo, quindi da più di 60 anni. Ovviamente sanno infinitamente di più in materia di un epidemiologo che pesca arbitrariamente degli studi e fa dei calcoli a tavolino. E' sicuramente importante anche questo lavoro, come stimolo per lo sviluppo di un vaccino antifluenzale più efficace, ma non potrà mai e poi mai essere usato come base per decisioni di salute pubblica.

    Sull'efficacia del vaccino antifluenzale è interessante anche questo articolo:

    Transmission, pathogenicity, virulence and vaccines, part II

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  30. E per quanto riguarda il tuo commento delle 16:18

    Quando questo studio era stato fatto il ceppo 19A non era ancora incluso nel vaccino. Ma dal gennaio del 2010 è incluso nel Prevenar 13.

    Nel mondo circolano sempre diversi ceppi del pneumococco e cambiano abbastanza spesso. Questo anche in assenza del vaccino. Anche il vaccino può contribuire a questo cambiamento del tipo di ceppo. La selezione di pneumococchi resistenti agli antibiotici viene influenzato dall'uso di antibiotici.

    Con il vaccino si previene la malattia causata dai ceppi contenuti nel vaccino con successo, e questo contribuisce alla riduzione del rischio dello sviluppo di ceppi resistenti. Perché chi non si ammala non ha bisogno di prendere antibiotici.
    A causa del continuo cambiamento dei ceppi che circolano nel mondo, bisogna adattare il vaccino via via ai ceppi che circolano. Rende la cosa certamente più difficile ma non significa che il vaccino comporta dei rischi.

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